Uno studio dell’aprile scorso ha dimostrato che l’assunzione di 500 mg al giorno di vitamina C per 8 settimane fa abbassare la pressione arteriosa, sia la minima sia la massima. Adesso un gruppo di ricerca dell’Università e del Cnr (Centro nazionale ricerche) di Pisa su American Journal of Clinical Nutrition dimostra, con uno studio sperimentale, che l’azione antiossidante di questa vitamina è in grado di rallentare l’attività del sistema nervoso simpatico in persone ipertese.
Nella cosiddetta ipertensione essenziale, cioè in cui non si riscontrano danni renali o altre cause evidenti, lo stress è il principale imputato: la scarica del sistema nervoso simpatico riduce il calibro dei vasi sanguigni e fa quindi aumentare la pressione. I ricercatori pisani hanno infuso per endovena vitamina C in volontari sani e in persone ipertese che non avevano mai assunto farmaci. La vitamina C ha abbassato la pressione arteriosa solo negli ipertesi, andando a contenere lo stress ossidativo che è sempre collegato allo stress emotivo e quindi all’innalzamento della pressione. Una dieta ricca di vegetali – in particolare agrumi, kiwi, frutti di bosco – che contengono vitamina C, non può che far bene, quindi, sia a chi ha problemi di pressione sia a chi non ne ha, per contenere gli altri effetti negativi dello stress.