Raddoppiano i brindisi Made in Italy in Francia con lo spumante italiano che fa segnare un aumento del 91% delle esportazioni nel paese transalpino e conferma il primato sulle tavole mondiali. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione delle festività di Capodanno, sulla base dei dati relativi al commercio estero di spumante italiano nel mondo nei primi nove mesi del 2012.
Un successo che viene ulteriormente confermato dal boom degli acquisti di bollicine italiane nel Regno Unito (+33%), che diventa il terzo importatore dopo Stati Uniti e Germania. Tra i nuovi mercati va sottolineato l’aumento delle esportazioni in Canada (+35%) e in Giappone (+31%). Complessivamente a fine anno saranno 240 milioni le bottiglie di spumante italiano esportate all’estero.
Un numero superiore a quelle consumate in Italia se si considera che sono state prodotte nel 2012 poco meno di 400 milioni di bottiglie delle quali circa l’80% con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato.
La crescita dello spumante italiano è accompagnata dalla leadership incontrastata in Italia dove il brindisi Made in Italy per le feste di natale e capodanno stravince in nove casi su dieci. Con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre saliranno a ottanta milioni le bottiglie di spumante Made in Italy stappate durante le festività con una spesa complessiva pari a 600 milioni di euro.
Sono ben l’87% gli italiani che non rinunciano allo spumante per le feste di fine anno mentre appena il 13% ha preferito lo champagne, secondo l’indagine Coldiretti/Swg.