Parliamo degli acidi grassi trans e cioè di quegli acidi grassi che hanno subito una trasformazione industriale, passando dallo stato liquido a quello solido, come nelle margarine, e che da anni sono sotto accusa perché sospettati di essere dannosi per cuore e cervello.
Una ricerca dell’Università dell’Arizona, realizzata su oltre 300 persone con diabete di tipo 2 (quello cosiddetto alimentare), ha documentato che negli ultimi anni la concentrazione di acidi grassi trans nel sangue di queste persone è diminuita in modo significativo. Per gli autori della ricerca la causa di questo fenomeno starebbe, non tanto nei cambiamenti alimentari dei soggetti studiati, bensì nelle decisioni dell’industria alimentare che, dopo una legge federale che limitava l’uso di queste sostanze, ha trovato più conveniente eliminarli dai prodotti di largo consumo: snack, patatine e simili. Un buono e raro esempio di politica sanitaria efficace. Speriamo che anche nel nostro Paese qualcosa si muova.