Prendere lezioni di cucina per imparare a utilizzare le spezie e le erbe può aiutare a ridurre il contenuto di sale nella dieta, una cosa fondamentale soprattutto per coloro che hanno ipertensione, diabete oppure sono in sovrappeso. È quanto suggerisce una ricerca dell’Università della California di San Diego, negli Usa, presentato al Meeting dell’American Heart Association di San Francisco.
Gli studiosi hanno esaminato le abitudini alimentari di 55 persone, il 60% delle quali in sovrappeso e che soffrivano di diabete o ipertensione, alle quali per quattro settimane è stato chiesto di seguire una dieta con poco sodio. In una fase successiva metà di loro hanno seguito un corso di 20 settimane finalizzato ad apprendere l’uso delle spezie e delle erbe in cucina per dare sapore ai piatti utilizzando il sale solo per un apporto giornaliero di 1500 mg, mentre gli altri hanno iniziato a cucinare allo stesso modo ma senza il supporto di un corso.
Nella prima fase il contenuto di sodio giornaliero è complessivamente diminuito (da 3450 mg a 1656 mg), mentre nella seconda fase, dopo un aumento iniziale dell’apporto di sodio in entrambi i gruppi, chi ha seguito il corso è riuscito a ridurlo notevolmente, facendolo arrivare a 966 mg al giorno.
Questo perché – ipotizzano gli studiosi – le persone che erano state supportate nel percorso di inserimento di spezie ed erbe in cucina erano anche più consapevoli del fatto che non era necessario aggiungere sale una volta insaporiti i piatti e venivano “guidate” anche nella scelta di cibi ipocalorici durante i pasti fuori casa.