Per comprendere a pieno la medicina e la filosofia orientale, bisogna affrontare la teoria dello Yin e Yang. La teoria Yin e Yang non è difficile da apprendere, nella pratica però, certi pensieri possono essere ostici da capire, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta ad argomenti di questo genere. Se non altro, questo brevissimo flash, potrebbe stimolare la curiosità di chi legge e dare la possibilità a chi è interessato, di approfondire una materia così affascinante, che potrebbe ampliare le proprie conoscenze.
Lo Yin, che in fisica corrisponde alla forza centrifuga, genera movimenti in espansione (dispersione) che partono dal centro e si dirigono verso l’esterno, producendo: minore densità, attività e velocità limitate, leggerezza, ecc. Al contrario, lo Yang – che corrisponde alla forza centripeta – genera contrazione che tende verso il centro, producendo: densità, attività, calore, peso, velocità.
Due forze opposte ma complementari in continua trasformazione. Ai limiti di questi movimenti, si trasformano l’uno nell’altro; la contrazione tenderà perciò a divenire espansione e viceversa.
Non esiste nulla che sia assolutamente Yin o assolutamente Yang, ma qualsiasi elemento tende ad essere dominato prevalentemente dall’una o dall’altra forza che, quindi, determina una particolare condizione.
Queste due forze producono l’energia vitale che governa tutte le cose: dall’orbita ciclica dei pianeti attorno al sole in una continua attrazione ed espansione; dal rifluire delle maree e dalla crescita delle piante in una sequenza di integrazione e differenziazione e sono continuamente all’opera anche dentro di noi. Sistole e diastole del cuore, espirazione e inspirazione, masticazione e deglutizione, assorbimento ed evacuazione e tante altre manifestazioni del meccanismo del nostro corpo sono esempi lampanti dell’alternarsi di Yin e di Yang.
In qualunque pasto, dal più semplice al più raffinato, i cibi Yang sono sempre abbinati ai cibi Yin e viceversa a prescindere dal tipo di cultura e ambiente. Che lo si sappia o no non possiamo fare altro che seguire la saggezza del nostro corpo che ci chiede di bere, dopo aver mangiato alimenti salati, che ci chiede del dolce dopo aver ingerito cibi molto conditi e pesanti.
Prendere coscienza di questo ciclo armonioso porta alla comprensione del nostro stato di salute e ci indica in maniera pratica, che cosa ci resta da fare per riportare all’equilibrio il nostro organismo e con esso la nostra mente
Siccome viviamo in un’epoca scientifica cercheremo di adottare un linguaggio moderno per spiegare come è stato possibile classificare gli elementi, gli organi, l’attività, il colore, il peso, ecc. in Yin e Yang. Più di 4000 anni fa, il cielo veniva considerato come il massimo simbolo Yin e la terra come il massimo simbolo Yang. Il cielo essendo lo spazio infinito, l’espansione illimitata, era considerato come il più grande esempio di Yin, ovvero la forza centrifuga; la terra, al contrario, Yang. Successivamente, i filosofi cinesi assegnarono al cielo (il vuoto) il ruolo di generatore di tutti i fenomeni e di tutti gli esseri di questo mondo, considerandolo la forza maggiore o la divinità suprema e lo classificarono nella categoria Yang. Ecco enunciato il punto di vista metafisico.
Dal punto di vista delle attività, il cielo fu definito Yang, il produttore massimo; ma dal punto di vista fisico, il cielo, l’espansione infinita, fu definito Yin, la massima passività entropica.
La medicina orientale classifica l’intestino cieco, la vescica, la cistifellea, il retto e altri organi nella categoria Yang; il cuore, i reni, il pancreas, la milza nella categoria Yin. È una classificazione metafisica determinata dalle loro attività, ma fisicamente parlando, è il contrario; gli organi vuoti sono tutti Yin, mentre tutti gli organi pieni, compatti e densi sono Yang.
Quindi Yin e Yang esistono in una gamma infinitamente variata. Dal punto di vista fisico, ciò che comporta più acqua (a parità di tutte le altre condizioni) è Yin, mentre l’opposto è Yang.
Dal punto di vista chimico, i composti che hanno maggiormente idrogeno, calcio, litio, arsenico, calcio, sodio, ecc. sono più Yang di quelli che ne contengono meno e che invece posseggono una maggiore dose di altri elementi: potassio, zolfo, fosforo, ossigeno, azoto, ecc.
Insomma Yin e Yang sono sempre relativi. Nulla è assolutamente Yin o assolutamente Yang.
Tutte le cose possono essere classificate in una delle due categorie opposte e, in seguito, sistemate a seconda della proporzione dei costituenti Yin e Yang. Come abbiamo già detto, Yin è la forza che produce espansione. Per esempio: l’acqua, l’aria, gli alberi, i fiori sono tutti elementi “in espansione” e la loro tendenza è quella di riempire costantemente le dimensioni dello spazio.
Certi frutti crescono rapidamente e allo stesso tempo sono più grandi di altri che richiedono più tempo per crescere. Quindi consideriamo Yin qualsiasi cosa cresca fino ad assumere una dimensione relativamente grande in un tempo relativamente breve. Non dimentichiamo però che la dimensione, anche se è l’attributo che consente di identificare lo Yin, non è che una delle sue qualità. Le droghe, così come l’alcool, tendono a farci espandere in tutti i sensi, fisiologicamente e mentalmente. In altre parole: tutti gli elementi che ci fanno sentire leggeri o ci fanno avvertire un senso di vertigine, assunti sotto forma di cibo o di medicine sono Yin. Così come la luna, la notte, il freddo e l’inverno sono detti Yin; infatti in inverno c’è minore attività, la gente si ritira in casa e la campagna resta silenziosa.
Per ora ci fermiamo qui; nel prossimo post affronteremo la classificazione degli alimenti in base alla teoria Yin e Yang.