Alcuni alimenti e bevande possono contrastare gli effetti indesiderabili del caldo e prevenire i colpi di calore e la disidratazione.
Che cosa succede con le temperature alte?
Il caldo sottopone l’organismo a un notevole sforzo per mantenere costante la temperatura corporea. I vasi sanguigni periferici si dilatano e il cuore deve bilanciare con un maggiore lavoro. Il sudore ha un’azione rinfrescante indispensabile per prevenire i colpi di calore, ma, d’altra parte, può causare ingenti perdite di liquidi e minerali che, se non vengono reintegrati, producono affaticamento, stanchezza, crampi muscolari e ipotensione. Il segreto per mantenere l’equilibrio è quindi favorire la sudorazione integrando acqua e minerali con cibi e bevande adeguate.
Che bevande scegliere?
L’acqua merita il posto d’onore fra gli ingredienti dell’estate per le sue proprietà idratanti, depurative e riequilibranti. È necessario berne durante tutta la giornata, ogni 20-30 minuti, a piccole dosi, lentamente. La temperatura ottimale è fra i 10 e i 15 °C. Quando il caldo è elevato, e si suda molto, l’acqua oligominerale (residuo fisso fra i 50 e i 500 mg/l) andrebbe alternata con quella medio minerale (residuo fisso fra i 500 e i 1500 mg/litro), più ricca di sali minerali. Succhi e centrifugati di frutta e verdura (circa 1-2 bicchieri per litro d’acqua) possono arricchire l’acqua di preziose vitamine e minerali. In caso di attività fisica e sudorazione molto intensa, si possono poi aggiungere un pizzico di sale e circa 25-30 g di zucchero o maltodestrine (dolcificante derivato dall’amido). Meglio invece ridurre caffè e alcolici, che possono alterare l’assorbimento di acqua e minerali e i meccanismi di termoregolazione.
Quali sono i cibi più rinfrescanti?
Frutta e verdura forniscono un’elevata concentrazione di minerali. Vanno dunque inseriti nel menu in abbondanza, lasciando ampio spazio ai vegetali crudi, che dovrebbero coprire almeno il 30% dei pasti. Cetrioli, pomodori e meloni riequilibrano le perdite di minerali legate alla sudorazione. Le verdure a foglia verde sono una buona fonte di magnesio, la cui eliminazione attraverso il sudore può favorire stanchezza, nervosismo e crampi muscolari. Anche patate, banane e legumi, sono consigliati per l’elevato contenuto di potassio, minerale che gioca un ruolo importante nell’equilibrio idrico e sulla pressione sanguigna.
Perché nei Paesi tropicali si mangia piccante e si consumano bevande calde?
Le bevande calde stimolano la dilatazione dei vasi periferici favorendo in questo modo la dispersione del calore e la sudorazione. Anche peperoncino e altre spezie piccanti svolgono un’azione analoga. Senza contare che hanno un effetto disinfettante, utile per prevenire eventuali tossinfezioni alimentari, più frequenti nei climi caldi. Inoltre, migliorano la digestione, rallentata quando il termometro sale. Liquidi e cibi bollenti, o molto piccanti, sono comunque sconsigliabili.
È vantaggioso nutrirsi di cibi freddi?
In effetti, gli ingredienti freddi hanno un’azione rinfrescante perché provocano vasocostrizione e quindi riducono il calore prodotto, per esempio, durante il movimento. Secondo la medicina ayurvedica, cibi e bevande ghiacciati possono però rendere più difficile la dispersione del calore interno al corpo e provocare difficoltà digestive. In casi estremi il brusco sbalzo termico è responsabile della cosiddetta “congestione”, con conseguente alterazione della circolazione e altri sintomi indesiderabili. Meglio quindi evitare il consumo di bevande ghiacciate.