L’universo diete e tutto quanto ruota intorno ai cibi ipocalorici e alle sostanze dimagranti è fonte spesso di informazioni sibilline e di promesse infondate. Scopriamole nel dettaglio. Divincolarsi tra i tanti miti e le diverse leggende che aleggiano intorno agli alimenti dietetici è veramente difficile. Spesso, convinzioni sbagliate e false credenze inducono all’assunzione di sostanze, alimenti o integratori nella speranza di perdere peso con facilità. Frequentemente però, con risultati inferiori alle attese.
I cibi “light” non fanno ingrassare?
Falso. Sono alimenti a cui è stata sottratta una parte, a volte piccola, di grassi e zuccheri, quindi del loro contenuto calorico. Spesso però se sappiamo che un alimento è light, ne mangiamo di più. Inoltre, i dolcificanti artificiali, sostituti degli zuccheri, “ingannano” l’organismo, nel senso che al sapore dolce non corrisponde un’assunzione di calorie. Nell’immediato, questo è un vantaggio ma, a lungo termine, può alterare la capacità dell’organismo di “contare” le calorie in base anche alla dolcezza dei cibi, alterando la regolazione dell’appetito e della fame.
Crudità per diminuire la fame
Vero. Cominciare un pasto con un piatto di crudità (carote, finocchi, cetrioli ecc…), o anche solo con una mela, è sicuramente il modo più sano, e anche più economico, rispetto all’utilizzo d’integratori, per assumere un’adeguata quantità di fibra. Non solo, se bevete subito dopo un bicchiere d’acqua, le fibre si rigonfiano, aumentano il loro volume e favoriscono così la distensione della parete dello stomaco, dando un senso di sazietà.
L’ananas scioglie i grassi
Falso. Purtroppo non possiede questa proprietà miracolosa. Contiene però una sostanza, la bromelina, che favorisce, nello stomaco, la digestione delle proteine e ha un effetto antinfiammatorio, attenuando i gonfiori in caso di ritenzione idrica. È presente nella polpa fresca ma, soprattutto, nel gambo.
Integratori a effetto saziante
A rischio. Glucommanano, fibra d’acacia, ispanghul, guar, chitosano. Tranne quest’ultimo, sono tutte sostanze di origine vegetale. Le trovate, sotto forma di integratori, pubblicizzate per favorire la perdita di peso. Sono ricche di fibre e mucillagini: per questo motivo, aumentano il senso di sazietà e riducono, in parte, l’assorbimento di grassi e zuccheri. Ma è altrettanto vero che possono ridurre l’assorbimento di alcuni minerali e provocare diarrea e meteorismo. Controindicate in presenza di patologie gastro-intestinali.
Via il pane e la pasta per perdere peso
Falso. Per dimagrire, rimanendo in salute, bisogna ridurre le quantità. Chi non mangia pane e pasta, in genere, consuma grandi quantità di carne e formaggi, cibi non meno calorici ma che non danno però la stessa sensazione di sazietà. È bene, invece, limitare pani speciali, crackers e grissini, più calorici del pane comune per la presenza di grassi, spesso non della migliore qualità.
Il pompelmo fa dimagrire
Falso. Un mito nato negli anni settanta, ma ora fortemente ridimensionato. Studi invece sembrano indicare un suo ruolo positivo nel regolare i livelli di insulina e, quindi, nel diminuire la tendenza dell’organismo ad accumulare grassi. Attenzione, però. Il succo di pompelmo interferisce con il metabolismo di molti farmaci, potenziandone l’azione.