Altro che “cibo povero”: a parità di peso i fagioli borlotti hanno una quantità pari o superiore di proteine rispetto alla carne, e doppia rispetto ai cereali. In più le loro proteine contengono almeno 4 aminoacidi essenziali (lisina, treonina, valina e triptofano) che, se combinati con i cereali, permettono di soddisfare il fabbisogno giornaliero di queste sostanze. Ma non solo: sono più ricchi di ferro degli spinaci e, in generale, costituiscono una buona fonte di minerali (fosforo, calcio, zinco, potassio, magnesio), di amido, zucchero complesso fonte di energia per le cellule, di fibre e di vitamine del gruppo B.
Legumi: e il colesterolo si abbassa
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition Metabolism and Cardiovascular Disease attesta che il consumo di 80-140 grammi al giorno di fagioli, per almeno 3 settimane, comporta una riduzione media di 11,8 mg/dL per il colesterolo totale e di 8 mg/dl per il colesterolo ldl (il cosiddetto colesterolo cattivo). Incrementare il consumo di legumi, dunque, è una delle strade possibili per prevenire il rischio cardiovascolare. In particolare, poi, i fagioli rossi sono amicissimi del nostro cuore: grazie al loro ricco contenuto di ferro, potassio e fibre sono efficaci anche nel controllo della pressione.