Chi non può proprio farne a meno, dovrebbe sapere che mangiare patatine fritte più di due volte a settimana può raddoppiare il rischio di morte. È la conclusione di uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, che ha analizzato il legame tra consumo di patate e rischio di mortalità prematura in 4.400 persone nordamericane tra i 45 e 79 anni per otto anni.
I ricercatori hanno visto che al termine di questo periodo di osservazione erano morte 236 persone. Le patate in sé non fanno male, ma si è visto che tra i partecipanti allo studio, quelli che avevano mangiato le patatine fritte 2-3 volte a settimana, o anche di più, avevano il doppio di probabilità in più di morire prima rispetto a chi non le aveva consumate.
“Il consumo frequente di patate fritte sembra essere associato ad un aumento del rischio di mortalità“, spiega il coordinatore dello studio Nicola Veronese, del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Padova. Cosa che non è stata invece osservata con il mangiare le patate cucinate in altri modi. Età o sesso non influiscono, mentre altri fattori come l’obesità, la mancanza di esercizio e l’alto consumo di sale possono aver contribuito a questo risultato. “Il mangiare patate fritte frequentemente può essere l’indicatore di uno stile alimentare poco sano, che è associato ad un aumento della mortalità”, aggiunge Susanna Larsson, del Karolinska Institute di Stoccolma.