Mangiare più lentamente potrebbe essere collegato ad un minor rischio di obesità. Una ricerca giapponese pubblicata sul British Medical Journal ha messo in relazione l’abitudine a masticare lentamente il cibo che introduciamo con una maggior probabilità di perdere peso. Consumare i propri pasti con calma permette di percepire maggiormente il senso di sazietà, e di sentirsi meno gonfi dopo aver mangiato.
Venti minuti: è il tempo che serve al cervello per ricevere i messaggi dello stomaco
I ricercatori giapponesi hanno esaminato i dati di 59.717 persone con diabete di tipo 2, chiedendo ai tester di dare un voto al ritmo tenuto a tavola. Le persone intervistate potevano definirsi veloci, nella media o lenti. Ciò ha permesso di notare che le persone che mangiavano più lentamente avevano anche il più basso rischio di obesità. Chi sosteneva di avere un ritmo nella media aveva un rischio un po’ più alto, ma il rischio maggiore lo correva chi aveva dichiarato di mangiare velocemente.
Quando mangiamo, i segnali della fame devono passare dallo stomaco e dall’intestino al nostro cervello: per spegnere l’impulso della fame ci vogliono circa 20 minuti.
Per dimagrire è bene allungare i pasti: ecco tutti i trucchi
Mangiare a un ritmo più lento permette di sentirsi soddisfatti prima di prendere la decisione di mangiare troppo.
Qualsiasi pasto della giornata non dovrebbe mai essere più breve di 30 minuti.
Se l’obiettivo che abbiamo è perdere peso ecco alcune strategie che possono aiutare ad allungare il tempo che si passa a tavola:
– Utilizzare un timer o guardare l’orologio per allungare il pasto fino a 30 minuti
– Provare a masticare ogni boccone da 15 a 30 volte, a seconda del cibo.
– Alternare ogni boccone con alcuni sorsi d’acqua: aiuta a sentirsi più pieni.
– Appoggiare le posate sul tavolo ogni boccone.