In una recente indagine statistica che uno dei colossi della consegna di cibo a domicilio ha voluto realizzare per capire anche meglio una serie di aspetti riguardanti i consumi alimentari sono stati messi in evidenza le abitudini a tavola rispetto all’ormai diffusissimo burger.
La prima cosa che colpisce è scoprire come statisticamente un italiano su tre mangia hamburger quasi tutti i giorni apprezzando al di la del gusto la praticità del consumo che può avvenire indifferentemente dentro o fuori il locale e la velocità di servizio.
Sul gusto le varie catene hanno studiato molto bene i meccanismi che rendono il prodotto estremamente accattivante e piacevole in un mix di combinazioni dove conta la tipologia di pane, la miscela di carni e aromi, le salse di copertura che nascondono o esaltano secondo le necessità determinati aspetti.
Un meccanismo che l’industria alimentare in generale è arrivata a perfezionare sempre più fino a creare vere e proprie dipendenze di gusto poi difficili da “guarire”!
Del resto salvo alcune eccezioni tutto questo è indipendente dalla salubrità delle scelte commerciali effettuate e per ora questo sembra importare poco a gran parte dei clienti come ribadiscono tranquillamente i trend di vendita alti.
E lo conferma anche la particolare classifica Europea di consumatori di hamburger dove l’Italia figura stabilmente al terzo posto con avanti a se solo Regno Unito e Francia.
Il quadro appare sconcertante leggendo bene tutti i dati dell’indagine che non sto qui a riportare visto che sono solo un elenco di tipologie di carne, combinazioni, farciture e degenerazioni varie.
Tuttavia le alternative commerciali e distributive altrettanto pratiche e veloci a questo impero dell’hamburger si stanno facendo, anche se faticosamente, strada.
Ne approfondiamo i particolari magari facendo un analisi di volta in volta delle diverse realtà alternative valide, ma prima ancora è bene ricordare che se vogliamo comunque rimanere in ambito di preparazione hamburger abbiamo molte alternative anche a livello vegetale.