Anche le piccole abitudini quotidiane hanno un peso per proteggere la salute di cuore e arterie. E un interessante studio greco diviso in due parti, appena presentato al congresso annuale dell’American College of Cardiology, ha proprio investigato su questi aspetti: “L’ambiente e lo stile di vita sono fattori di rischio importanti ma sottovalutati per le malattie cardiovascolari”, ha affermato il cardiologo Sotirios Tsalamandris, autore principale dello studio. “Queste nostre ricerche sottolineano i molti agenti che influenzano le malattie cardiache e la necessità di una prevenzione più olistica”.
Uno studio, anzi due
I ricercatori hanno valutato su duemila persone in Grecia i diversi marcatori che indicano la salute del cuore in rapporto a diverse esposizioni ambientali e stili di vita. I partecipanti hanno rappresentato un campione della popolazione – dai 40 anni in poi – comprendente perciò persone sane ma anche con fattori di rischio cardiovascolari o con malattie cardiache già diagnosticate.
Sono stati utilizzati questionari dettagliati per valutare i livelli di attività fisica dei partecipanti e le abitudini alimentari, mentre sono stati utilizzati test non invasivi per valutare le condizioni delle arterie dei partecipanti. Quindi i risultati sono stati raggruppati in due lavori: il primo dedicato all’importanza della prima colazione pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, e il secondo che ha analizzato l’effetto dello stare seduti davanti alla tv su Atherosclerosis.
I vantaggi di una ricca colazione
I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi in base all’apporto calorico derivante dalla colazione: alta energia (colazione contenente almeno il 20% delle calorie giornaliere, ad esempio, per una donna con un fabbisogno da 1800 calorie, una colazione da 360 cal); bassa energia (5-20% di calorie giornaliere); colazione saltata o quasi (meno del 5% delle calorie giornaliere). In totale, circa 240 persone hanno riferito una colazione ad alta energia, quasi 900 hanno mangiato una colazione a basso consumo energetico e circa 680 zero colazione.
Gli alimenti per la prima colazione più comunemente consumati dal gruppo “del 20%” comprendevano latte e derivati, cereali, pane e miele. La colazione del gruppo a basso consumo energetico includeva tipicamente caffè o latte magro insieme a pane con burro, miele, olive o frutta.
Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che chi consumava la colazione più energetica tendeva ad avere arterie significativamente più sane di chi mangiava poco o niente al mattino. Nello specifico, la rigidità arteriosa era anormale nel 15% di chi saltava la colazione, nel 9,5% di chi preferiva una colazione poco calorica e dell’8,7% di chi consumava una colazione ad alta energia. Analogamente, nelle arterie carotidi è stata trovata più placca (e quindi più aterosclerosi) nel 28% delle persone senza colazione, nel 26% nel gruppo medio e solo nel 18% di chi ama le colazioni più ricche.
“Una colazione energetica dovrebbe essere parte di uno stile di vita sano”, ha commentato Tsalamandris. “Una prima colazione che costituisca più del 20% dell’apporto calorico giornaliero totale può essere di importanza pari, o addirittura maggiore, rispetto a uno specifico schema dietetico di una persona, ad esempio, all’interno di una dieta mediterranea, una dieta a basso contenuto di grassi o altri schemi dietetici”.
Tuttavia, va detto che lo studio in questione è di tipo osservazionale, ossia non spiega il legame tra causa ed effetto, ma sulla base di studi precedenti i ricercatori hanno offerto due possibili spiegazioni. La prima è che le persone che fanno colazione in generale tendono a mangiare cibi più sani e hanno una percentuale minore di stili di vita poco salutari, come il fumo e sedentarietà, rispetto a chi salta la colazione. La seconda è che gli alimenti specifici per la colazione consumati nel gruppo ad alta energia, come i latticini, possono portare benefici alla salute del cuore. Infine, i ricercatori hanno in programma di continuare a monitorare la salute nei partecipanti dello studio per almeno 10 anni, concentrandosi particolarmente sugli effetti da parte delle esposizioni ambientali.
E riguardo alla tv? Meglio non guardarla sempre da seduti
Anche in questo caso i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi in base al numero di ore trascorse a guardare la televisione (ma anche video su altri supporti ecc) ogni settimana: un numero basso (sette ore o meno), una quantità moderata (da 7 a 21 ore) o alta (più di 21 ore).
I ricercatori hanno scoperto che il gruppo con il numero maggiore di ore aveva quasi il doppio delle probabilità di avere le placche nelle arterie rispetto a quelli del primo gruppo. Gli studiosi hanno anche scoperto che guardare più tele era associato a un aumento di altri fattori di rischio cardiovascolare, come l’ipertensione e il diabete. “Poiché i nostri risultati enfatizzano il beneficio clinico delle attività a basso consumo energetico, svolgere attività ricreative, sollevamento pesi, stretching, cyclette o tapis roulant mentre si guarda la tv può essere un’alternativa sana”, ha concluso Tsalamandris.