La famiglia delle leguminose, dall’antichità patrimonio irrinunciabile della cucina di ogni paese, racchiude al suo interno “classici” vegetali come fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave ma anche soia e lupini. Un’eterogenea varietà di alimenti caratterizzata da uno straordinario contenuto di proteine, dal 17 a oltre il 30%, e da una bassa percentuale di grassi, a eccezione della soia, che si differenzia dagli altri anche per il mediocre contenuto di amido.
Privi di colesterolo, i semi delle leguminose sono inoltre ricchi di fibre, ferro, calcio, magnesio e di vitamine. La scarsità di alcuni aminoacidi delle proteine viene compensata con l’abbinamento ai cereali, compagni insostituibili anche sotto il profilo gastronomico, che insieme ai legumi forniscono proteine di elevata quantità, paragonabili a quelle animali.
Oltre a tanti meriti, bisogna dire che i legumi sono però alimenti “pesanti” ed è bene non farne la pietanza principale del pasto. Per facilitarne la digestione è bene passarli eliminando la buccia e aromatizzarli con erbe (alloro, santoreggia, rosmarino…).
Conosciamoli meglio
Fagioli
Le numerose varietà di fagioli che comunemente usiamo in cucina sono in prevalenza originarie del continente americano e si caratterizzano per un elevato contenuto di nutrienti e vitamina C e del gruppo B. Oltre a una forte azione anticolesterolo, favoriscono il riequilibrio del sistema nervoso. Si consumano anche freschi. Se secchi necessitano di un ammollo in acqua a temperatura ambiente di almeno 8 ore mentre la cottura varia da 1 a 2 ore ed è influenzata dal tipo di fagiolo, dal grado di invecchiamento e dallo stato di conservazione.
Fave
Vantano una buona presenza di vitamina B1 e svolgono un’azione rimineralizzante e ricostituente. Fresche hanno un basso contenuto calorico, sono ottime cotte al vapore e condite con semplici erbe mentre secche devono rimanere in ammollo per circa 6 ore e cuocere 50-60 minuti.
Lenticchie
Sono ritenute il più antico legume coltivato e nel corso dei secoli hanno assunto grande importanza per l’alimentazione. Associano alla buona digeribilità un alto valore calorico e nutritivo. Influiscono positivamente sulla regolarizzazione del tasso di zuccheri nel sangue e sul colesterolo. I germogli sono ricchissimi di vitamina C.
Piselli
Conosciuti da molti secoli e ampiamente utilizzati in cucina, i piselli si consumano freschi, surgelati o secchi. Facilmente digeribili, possiedono il 4-6% di zuccheri. Influiscono positivamente sulle funzioni intestinali e sull’apparato cardiovascolare ma sono controindicati nelle enteriti. Abbinabili a un gran numero di alimenti, se secchi devono rimanere in ammollo per 4-6 ore. La cottura si aggira sui 30 minuti.
Ceci
Ben conosciuti e apprezzati dagli antichi Romani, i ceci sono oggi la terza leguminosa (dopo soia e fagioli) maggiormente coltivata nel mondo. Usati solo secchi, sono ricchi di sali minerali. Oltre a ridurre il colesterolo hanno proprietà diuretiche, antisettiche e vermifughe e contribuiscono ad attenuare i disturbi delle vie urinarie e quelli derivanti dall’acidità di stomaco. Largamente presenti nella gastronomia internazionale necessitano di un ammollo non inferiore alle 12 ore, mentre la cottura supera le 2 ore.
Soia
È il legume che vanta la più alta percentuale di proteine; i suoi grassi sono di tipo insaturo e quindi efficaci contro i disturbi epatici, nervosi e cardiovascolari. I fagioli di soia hanno la particolarità di essere molto digeribili. Va tenuta in ammollo per almeno 12 ore e lasciate cuocere per circa 70-90 minuti.