Il nome scientifico del disturbo noto come cellulite è panniculopatia edematofibrosclerotica, ed è causata da un processo abbastanza complesso che coinvolge sia il tessuto adiposo che il sistema circolatorio, con un’alterazione dell’apporto sanguigno. Questa scarsa irrorazione e ossigenazione provoca un irrigidimento, una sorta di cicatrizzazione del tessuto adiposo, che gradualmente si raggruppa in grossi noduli, dando alla pelle il tipico aspetto a materasso. Quello della cellulite è un fenomeno quasi esclusivamente femminile perché legato all’andamento ciclico ormonale degli estrogeni: non è un caso che i primi segni possano apparire già nell’età dello sviluppo, quando le adolescenti sono in piena tempesta ormonale, unite magari a una condotta alimentare poco sana.
L’evoluzione della cellulite è stata suddivisa in vari stadi: all’inizio è poco visibile, solo un leggero aspetto a buccia d’arancia della pelle se si pizzica un gluteo o una coscia. Col tempo l’inestetismo si fa sempre più marcato sino ad arrivare al quarto ed ultimo stadio in cui la pelle si ispessisce e ha un poroso molto marcato, si vedono chiaramente dei solchi che danno il tipico aspetto a materasso. A volte nelle giovani compaiono le smagliature causate dall’accrescimento. Tipico è anche il gonfiore che si evidenzia con la pressione: premendo un polpastrello rimane l’impronta evidente a lungo.
Abitudini da perdere
Sono tante le cause che concorrono al formarsi della cellulite: alla predisposizione genetica si uniscono le caratteristiche metaboliche e ormonali della persona. Questo quadro può migliorare o peggiorare a seconda delle abitudini di vita. La sedentarietà, il portare abiti molto attillati o i tacchi alti, per esempio, non permettono una buona circolazione e favoriscono perciò la cellulite. Anche l’azione tossica sulla pelle di fumo e alcol, entrambi grandi produttori di radicali liberi, è nota. Arriviamo così all’alimentazione. Certamente l’abitudine di salare troppo i cibi e prediligere quelli molto sapidi come salumi, formaggi stagionati, cibi conservati in salamoia, affumicati, snack tipo patatine e simili, salse come il ketchup, può aggravare una condizione di ritenzione idrica e di cellulite. È vero che mangiando salato si beve di più, ma si determina anche una maggiore ritenzione di liquidi, creando una situazione localizzata di ristagno. Anche un’alimentazione ricca di cibi grassi, specie quelli saturi, contribuisce a peggiorare la situazione.
I cibi estivi aiutano
Per contrastare la cellulite i cibi che più aiutano sono quelli tipici della dieta mediterranea. In particolare i sali minerali contenuti nei vegetali, come il potassio, hanno un effetto drenante, ossia favoriscono la rimozione del liquido trattenuto nei tessuti, annullando così l’azione del sodio e del cloro, che aumentano invece la ritenzione. Tutta la frutta e la verdura, e quella estiva in particolare, è ricca di acqua. In particolare, oltre all’anguria, l’effetto drenante e diuretico è noto anche nell’ananas e nel pompelmo. In particolare la vitamina C, di cui è ricca la frutta e molti ortaggi, come i pomodori, ha un’azione rinforzante sui vasi sanguigni e migliora la circolazione.
Altra categoria estiva è quella dei frutti di bosco (mirtilli, lamponi, more), ricchi di flavonoidi che aiutano a rinforzare le pareti dei vasi. Rendono più resistenti i capillari sia vascolari che linfatici, riducendo il rischio di passaggio di liquidi nei tessuti. I flavonoidi sono anche presenti sia nella frutta che nella verdura rossa, come i peperoni e i pomodori.
Un’altro elemento utile è la buona funzionalità intestinale, che favorisce l’eliminazione delle scorie. Quindi sì a tutti i cereali integrali, che migliorano la motilità intestinale, danno un senso di sazietà e non affaticano l’apparato digerente, e gli alimenti ricchi di fermenti lattici come lo yogurt.
Bere, bere, bere
I gonfiori dovuti a ristagni di liquidi, che peggiorano la cellulite, si eliminano più facilmente se, oltre a mangiare poco salato, si bevono almeno un litro e mezzo o due di acqua lontano dai pasti. In particolare acqua oligominerale. Altre bevande che aiutano in questa funzione sono dei concentrati di salute: i centrifugati di verdure, quali sedano, carote, cavoli, cetrioli, ravanelli.