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Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
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Come idratarsi d’estate bevendo dal cibo

Bere in maniera adeguata e assicurare un livello di idratazione giornaliero adeguato alle necessità fisiologiche dell’organismo è uno dei consigli dati con più frequenza dal punto di vista medico per qualsiasi patologia si stia esaminando.

Che sia in atto o da prevenire ogni alterazione organica dell’organismo è fortemente condizionata dall’acqua consumata, bere bene è quindi una sorta di mantra che dovremmo tenere sempre in mente visto che è sostanzialmente di acqua che siamo fatti come percentuale di tessuti complessivi.

Malgrado la fortuna di avere uno dei nostri sensi più potenti che ci avverte della necessità di liquidi bisogna tenere presente che questo entra in azione solo quando effettivamente i livelli scendono in maniera preoccupante, potremmo dire solo in caso di emergenza.

Lo standard, invece, dovrebbe essere quello di introdurre liquidi a prescindere e bere ricorrendo soprattutto alla semplice e elementare acqua circoscrivendo molto tutto il resto e in particolare le bibite ricche di zuccheri e quelle ricche di alcol.

In realtà però noi possiamo bere (per altro in abbondanza) anche con il comune cibo che portiamo a tavola a patto di saperlo scegliere con cura, rivolgerci in abbondanza al mondo vegetale e possibilmente più in percentuale nellaversione a crudo che in quella cucinata.

Stiamo parlando di liquidi ad alto valore aggiunto perché al contrario della semplice acqua contengono sostanze ad elevato potere di benessere come vitamine e sali minerali.

Ma come possiamo fare nel concreto?

Ad esempio iniziando sempre il nostro pasto, che sia pranzo o cena, con una bella e abbondante dose di insalatasemplice o mista, con verdure marinate a crudo o con i classici e colorati pinzimoni senza però sovrastarli da dosi eccessive di salse grasse e magari troppo salate.

Altro sistema è quello di utilizzare la frutta fresca di stagione in occasione della colazione al mattino o quando sentiamo l’esigenza di una merenda ristoratrice.

E ancora nella composizione dei pasti pur cucinati riservare alte dosi alle verdure e all’interno di queste lasciare sempre una certa percentuale a crudo integrandola con armonia con il resto degli ingredienti.

Una possibilità tutt’altro che difficile o complicata come dimostra questa ottima ricetta con i finocchi che è diventato un mio classico o questa seconda più stagionale con le primaverili carote a crudo che abbracciano a se gli spinaci cotti.

Ci sono poi ortaggi che un tempo mai avremmo pensato di consumare a crudo e che invece si rivelano molto buoni e soprattutto ricchissimi di liquidi, ne vediamo un bell’esempio in questa ricetta con zucchine e pomodorini.

Insomma come si vede le possibilità di bere mangiando sono molteplici e tutte gustose, basta mettere un poco di impegno in più e vedere così diminuire sia la tentazione di ingurgitare bibite poco opportune sia l’attenuazione del senso di fame con giovamento della nostra linea!!!

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