Gli integratori promettono miracoli per dimagrire. Funzionano?
Perdere peso è una terapia che richiede il rispetto di regole e di principi medico-scientifici. Non esistono prodotti miracolosi. Parte dell’industria della dieta e parte degli utenti richiedono soluzioni facili e miracolose. Questo fa proliferare integratori dimagranti che promettono tanto, ma mantengono ben poco.
Gli integratori alimentari, ormai di grande uso, sono veramente necessari?
Il ricorso agli integratori nutrizionali è molto diffuso soprattutto tra i praticanti sportivi. Spesso a causa di una scorretta informazione circa i loro benefici. Infatti, in assenza di patologie, una alimentazione variata, bilanciata che segua la stagionalità, garantisce l’apporto di tutti i nutrienti e la copertura dei fabbisogni.
L’uso di integratori può risultare dunque superfluo e in alcuni casi dannoso.
Quali integratori sono realmente utili?
In alcune condizioni di carenze nutrizionali, come ad esempio nella menopausa. Oppure nell’anziano per il calcio e la vitamina D. Ci sono poi situazioni di vita che richiedono un aumentato fabbisogno, come durante la gravidanza per il ferro e l’acido folico. Possono inoltre essere utili per il reintegro di alcuni sali minerali dopo una intensa attività fisica soprattutto in estate. Sono importanti in tutte quelle situazioni patologiche dove c’è un malassorbimento.
Per chi è vegetariano, come integrare una alimentazione evidentemente limitata?
La dieta vegetariana prevede l’esclusione di carne e pesce. Alimenti caratterizzati dalla presenza di proteine nobili, ferro e vitamina B12. Se la dieta non viene bilanciata adeguatamente si rischia di andare incontro a carenza proteica. È inoltre importante garantire una supplementazione di ferro e vitamina B12 che ritroviamo nella carne e nel pesce.
E per chi è vegano?
In questo caso si tratta di una dieta inadeguata da un punto di vista nutrizionale con gravi rischi di sviluppare carenze nutrizionali. Esclude infatti totalmente gli alimenti di origine animale (carne, pesce, latte e derivati, uova), con esclusione di numerosi micro e macro nutrienti. Inoltre gli alimenti vegani sono prodotti altamente processati costituiti da addensanti, emulsionanti, additivi che li rendono da un punto di vista nutrizionale inadeguati e qualitativamente non sani.
O addirittura crudista?
La dieta crudista si basa sulla filosofia di non cuocere alcun alimento. Di moda soprattutto negli USA deve il suo successo alla presunta azione anti-age degli alimenti crudi.
Ci sono diverse tipologie: dal crudista onnivoro che consuma carne e pesce crudo, al crudista vegetariano o vegano dove vengono esclusi i prodotti animali. Il consumo di molti alimenti crudi è praticamente impossibile come per le patate o i legumi.
Limitare la scelta alimentare genera importanti rischi carenziali. Inoltre dobbiamo ricordare che alcuni componenti esplicano la loro azione protettiva antiossidante dopo la cottura come il licopene del pomodoro.