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Sfatiamo il mito del metabolismo lento come causa del sovrappeso


on metabolismo si intende quella serie di processi che l’organismo mette in atto per produrre energia grazie alle sostanze nutritive introdotte con l’alimentazione. Metabolismo e alimentazionesono quindi strettamente correlati, e questa equazione può portare alla falsa credenza che un metabolismo “più lento” o “più veloce” — che elabora il cibo più o meno rapidamente — determini necessariamente il peso corporeo. Il metabolismo di per sé, infatti, ha un’influenza contenuta sul peso, anche in presenza di sovrappeso o obesità, mentre l’aumento di peso va inquadrato considerando una molteplicità di fattori.

Metabolismo basale: che cos’è

Se il metabolismo è l’insieme di processi biochimici per trasformare in energia i nutrienti e le calorie assunti, il dispendio energetico complessivo deriva dalla somma di diverse componenti. Tra queste: il metabolismo legato al consumo energetico in funzione dell’attività fisica (più intensa è l’attività, maggiore il dispendio energetico), la termogenesi indotta dalla dieta (energia usata per digerire e assorbire nutrienti) e il metabolismo a riposo, ovvero il dispendio necessario a mantenere attive le funzioni vitali come battito cardiacorespirazione e attività nervosa e digestiva.

Il metabolismo basale varia da persona a persona in base a fattori come etàsessogenetica e composizione corporea, ma queste differenze non sono così elevate come si pensa.

Metabolismo e aumento di peso

L’aumento di peso è una condizione provocata da interazioni complesse tra fattori genetici, ambientali e psicosociali e non può essere attribuito solo a un “metabolismo lento”. Le attuali evidenze scientifiche non hanno mostrato un metabolismo basale inferiore nelle persone con obesità rispetto agli individui normopeso; anzi, alcuni studi indicano un consumo energetico basale maggiore nelle persone con obesità. Pertanto, il metabolismo basale non è un buon predittore dell’aumento di peso.

Stile di vita e peso

Uno stile di vita sedentario, spesso legato all’eccesso di peso, porta a passare più tempo inattivi, riducendo il dispendio energetico da attività fisica e creando un circolo vizioso che facilita l’accumulo di adipe. Anche l’alimentazione gioca un ruolo: molte persone tendono a sottostimare il consumo calorico a causa di condimenti, snack frequenti e bevande zuccherate. Inoltre, mangiare fuori casa o preferire cibi industriali rende difficile calcolare con precisione le calorie, portando a imputare l’aumento di peso al metabolismo lento.

Le terapie per l’obesità (farmaci o chirurgia) non accelerano il metabolismo, ma riducono l’apporto calorico o modificano l’assorbimento dei nutrienti.

Prevenire l’aumento di peso: i consigli dell’OMS

L’OMS raccomanda a tutti di praticare attività fisica regolare, con almeno 150-300 minuti settimanali di intensità moderata o 75-150 minuti di attività vigorosa. L’attività muscolare almeno due volte a settimana è anch’essa consigliata per aumentare i benefici sulla salute.

Dieta equilibrata e sonno di qualità sono altrettanto importanti: la restrizione del sonno può favorire l’aumento di peso, influendo sulla regolazione di ormoni, metabolismo e comportamenti alimentari.

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