Chi pensa che la colazione sia solo un piacevole intrattenimento o il pacato preludio rispetto alla frenesia della giornata lavorativa, sbaglia di grosso. Se anche le ricerche hanno dimostrato che l’assunzione misurata di bevande come tè o caffè non sia da mettere in relazione significativa con l’insorgere di determinate patologie per lo più legate al sistema cardiocircolatorio, tuttavia una cosa è certa:
le bevande stimolanti, anche se efficaci nel dare sul momento la “spinta” mattutina, non sono sufficienti a garantire la dose di energia necessaria ad affrontare adeguatamente la giornata, nemmeno fino alla pausa successiva. La prima colazione costituisce, infatti, un vero e proprio pasto e deve essere adeguata ai fabbisogni energetici di ciascuno. Per questo deve poter rifornire l’organismo di almeno il 25% dell’introito calorico giornaliero. Abitudini alimentari poco corrette, tra cui il difettoso apporto nutrizionale di una prima colazione inadeguata e talvolta addirittura inesistente, sono responsabili di scarsi o insufficienti rendimenti fisici e mentali: facile affaticabilità, cefalee, minore resistenza fisica e minore concentrazione mentale.
Una prima colazione bilanciata deve essere principalmente ricca di carboidrati, nella percentuale del 60%: si tratta delle sostanze, dette anche glicidi o zuccheri, costituenti principali dei cereali, che sono i “mattoni” energetici qualitativamente e quantitativamente più importanti nell’alimentazione umana. Accanto a essi, una pari percentuale (il 20% delle calorie totali della colazione) di proteine e grassi, garantisce benefici effetti sul rendimento fisico e mentale, oltre che sul senso di sazietà. L’importanza del consumo di carboidrati, soprattutto all’inizio della giornata, deriva dal fatto che queste sostanze vengono facilmente assorbite ed utilizzate dall’organismo, senza produrre scorie metaboliche e assicurando alle cellule l’adeguato rifornimento di glucosio ed energia. In particolare, l’unione dei carboidrati forniti dai cereali con quelli “semplici” provenienti dal latte, dalla canna da zucchero, dalla frutta o dal miele, assicurano all’organismo un rifornimento energetico costante e prolungato nel tempo, in grado anche di evitare brusche variazioni del tasso di glucosio nel sangue.
Soprattutto per la colazione del mattino, è importante sfatare un antico pregiudizio: i cereali sono raccomandabili anche in caso di sovrappeso, poiché aiutano a regolarizzare l’appetito e l’assorbimento dei principi nutritivi. L’importante, piuttosto, è moderare l’uso dei grassi soprattutto d’origine animale, come il burro, abbondantemente presente in molti prodotti da forno già pronti. Le uniche eventuali controindicazioni riguardano chi soffre di particolari intolleranze (celiachia).