Il colore dei piatti, dei bicchieri o delle tovaglie può avere un effetto su quanto mangiamo? Da un paio di recenti ricerche parrebbe di sì. La prima è stata condotta dalla statunitense Cornell University e pubblicata sul Journal of Consumer Research.
Nello studio, 225 universitari si sono improvvisati camerieri e hanno servito una crema di pomodoro in varie stoviglie registrando le diverse reazioni. Si è notato che il consumo calava quando la crema era servita in scodelle bianche, considerate poco attraenti (-21%), e che poi in caso di tovaglia rossa il consumo diminuiva di un altro 10%. Secondo i ricercatori, ciò sarebbe legato a un problema estetico: in caso di contrasto non gradito tra colori e cibo saremmo naturalmente portati a mangiare con poco gusto. Il secondo studio, pubblicato su Appetite, è dell’Università di Basilea. I ricercatori hanno rilevato che la maggioranza dei soggetti testati scartava le tazze rosse e lasciava più tè nelle tazze di questo colore. Sono stati offerti salatini in piatti di diversi colori, e anche in questo caso in quelli rossi sono stati registrati i maggiori avanzi. Un’ipotesi potrebbe essere il significato di pericolo e allarme legato al colore rosso, che “bloccherebbe” la voglia di lasciarsi andare e di mangiare.