È sempre più ricco il paniere degli alimenti funzionali a disposizione di chi vuol stare in forma senza rinunciare alla buona tavola. Di oggi l’annuncio del pecorino sardo “Cla” (con acido linoleico coniugato, del gruppo degli Omega 6) che abbasserebbe il colesterolo del 7%, secondo uno studio pubblicato dal British Journal of Nutrition e condotto da ricercatori del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Ateneo di Cagliari, con l’Asl 8, il Brotzu e l’università di Pisa.
Oltre al succo di bergamotto, coltivato in Calabria, potrebbe contribuire a mantenere le arterie più sane e libere da placche anche il primo pomodoro geneticamente modificato che produrrebbe colesterolo buono tramite un peptide chiamato 6F imitando l’azione della proteina ApoA-1 del colesterolo buono appunto, secondo recenti studi dell’università della California. Un contributo alla riduzione dei grassi pericolosi per il cuore arriva anche dai probiotici: due dosi al giorno di Lactobacillus reuteri, batteri normalmente presenti nell’intestino, abbassano il colesterolo cattivo dell’11,6%, gli esteri del 6,3 % e gli acidi grassi saturi del colesterolo dell’8,8%, sostengono i ricercatori della McGill University di Montreal (Canada). Al Cnr di Pisa si sta sperimentando sui topi un pane in grado di abbattere sensibilmente il colesterolo. Mentre al Cra si sta coltivando grano saraceno selvatico, originario della Siberia, per farne pasta e birra antiossidanti di contrasto alla ipertensione. Sardine e pesce spada risultano leggeri e ricchi di grassi buoni, ma anche le uova negli ultimi 30 anni conterrebbero meno colesterolo e più vitamina D, afferma uno studio del ministero della Salute. La scienza promuove poi popcorn, cioccolata e vino rosso, ma per chi è a caccia di antiossidanti.