Secondo la recente ricerca scientifica sostenuta da Michael J. Duncan dell’Università inglese di Derby, il consumo di caffeina migliorerebbe le performance muscolari. La ricerca è stata condotta su un campione di uomini adulti allenati, dell’età media di 22 anni, ai quali sono stati somministrati caffeina (6 mg/kg) e placebo.
Sessanta minuti dopo l’assunzione, i partecipanti hanno effettuato sei ripetizioni di estensione del ginocchio a tre velocità angolari diverse. Ripetute misurazioni hanno indicato che la torsione muscolare è significativamente più alta se associata all’assunzione di caffeina rispetto al placebo. Inoltre, con l’aumento della velocità angolare, l’attività muscolare è risultata maggiore nei soggetti che avevano assunto caffeina. L’estremo uso di caffeina una volta era considerato doping. Adesso non lo è più. Essendo una sostanza eccitante è chiaro che attiva il sistema nervoso autonomo ma non abbiamo veri dati sul fatto che migliori le prestazioni sportive. Nello studio dimostrano che si ha un effetto sul muscolo. È bene, a questo proposito, non generalizzare e distinguere il mondo dell’attività fisica in due parti: da un lato troviamo l’attività fisica tipo endurance (comunemente detta aerobica) che garantisce un buon l’allenamento cardiopolmonare (come camminare, correre, andare in bicicletta, nuotare etc), dall’altro ci sono gli esercizi di forza (sollevamento pesi e utilizzo di macchinari in palestra), che fanno aumentare la massa muscolare ma hanno un minor effetto sulla capacità di esercizio. Sport non necessariamente vuol dire salute. Andare al massimo, ovvero perseguire obiettivi agonistici, può comportare qualche problemino di salute, soprattutto se il corpo non è abbastanza giovane e allenato. Non bisogna mai sovraccaricare il proprio fisico eccedendo con gli esercizi. Questo studio fa vedere che alcuni soggetti particolari hanno un miglioramento di alcune particolare performance muscolari dopo assunzione di caffeina, ma da qui a estendere a tutti il risultato, il salto mi sembra eccessivo.
L’effetto della caffeina varia in base al soggetto
Allargando il discorso più in generale non abbiamo dati che testimoniano che il caffè faccia bene o male. L’effetto della caffeina è dose-dipendente (è consigliabile non superare i 2-3 caffè al giorno) e varia in base al soggetto. Nello studio in questione si fa riferimento ai muscoli, ma gli effetti della caffeina riguardano anche il mondo cardio vascolare. Bere caffè può comportare, infatti, un’azione sul sistema nervoso autonomo con conseguente aumento della frequenza cardiaca, insonnia o rendere nervosi e iperattivi. La positività o meno varia in base al soggetto che assume la sostanza. C’è chi reagisce in un modo chi in un altro. Il caffè, inoltre, è un irritante gastrico, quindi, se bevuto a digiuno o in quantità elevata, da persone con problemi di gastrite o ulcera, è possibile che si verifichi un peggioramento dei sintomi. Meglio bere il caffè a stomaco pieno.
Dal punto di vista dell’alimentazione il caffè di per sé non incide a livello calorico, il problema nasce dallo zucchero. Una bustina da 10 grammi, infatti, contiene 40 chilocalorie. Se prendo quattro caffè al giorno e metto sempre una bustina di zucchero, assumo circa 160 chilocalorie che corrispondono a mezzo piatto di pasta. Quindi occhio agli eccessi! Un buon caffè va benissimo, ma dire che il caffè è utile per migliorare la performance fisica è un’altra cosa.