1. L’invecchiamento. Il metabolismo rallenta dell’1-2% ogni decade, oltre i 20 anni d’età. Di fatti questo rallentamento non è così marcato come ci si potrebbe aspettare (considerate che a 70 anni il M.B. sarà calato di non più del 10%), ma la situazione è peggiorata dal fatto che, in genere, l’anziano non fa attività fisica, si alimenta di meno ed in modo poco razionale, accumulando di conseguenza tessuto adiposo.
Uno stile di vita adeguato, un’alimentazione razionale ed i giusti supplementi dietetici possono fare miracoli.
2. Il calo della produzione ormonale. È strettamente legato al punto 1, perché è un problema tipico dell’invecchiamento, ma può insorgere anche nei soggetti che seguono diete troppo rigide e troppo basse in grassi (ricordiamo che il colesterolo è alla base della produzione ormonale). Il calo dei livelli sierici di ormoni quali il testosterone, il GH, gli ormoni tiroidei, porta ad accumulare facilmente il grasso sottocutaneo, specialmente in determinati settori (ad esempio l’addome). Un buon allenamento fisico con un adeguato riposo ed una dieta a stimolazione ormonale, possono dare risultati sorprendenti.
3. Scarsa attività fisica. La mancanza di movimento è uno dei problemi principali della società industrializzata e causa il rallentamento del metabolismo basale, mentre invece l’attività fisica lo velocizza.
4. Insufficiente apporto calorico. Paradossalmente mangiare troppo poco può essere tanto controproducente quanto mangiare troppo. Il nostro organismo ha inciso nel codice genetico secoli di privazioni e carestie e si è adattato per sopravvivere: calando le calorie si rallenta il metabolismo per far fronte alla nuova situazione. Quindi le diete troppo drastiche ed i tagli calorici repentini sono da evitare.
5. Insufficiente apporto di nutrienti. Vi sono individui che mangiano molto, ma non apportano sufficienti quantità di nutrienti al loro organismo. È il caso dei grandi consumatori di dolci o di junk foods.
6. Errata ripartizione dei pasti e dei nutrienti. Ingerire un certo numero di calorie in uno o due pasti giornalieri o ripartirle in 4-5 somministrazioni non è la stessa cosa. È sufficientemente provato che la seconda soluzione induce un miglior utilizzo dei nutrienti, innalza il metabolismo basale e provoca dimagrimento o comunque facilita il controllo del peso corporeo. Secondo i principi riguardante la cronodieta, assumere determinati alimenti al mattino o alla sera, o in altri momenti della giornata, determina reazioni diverse nell’organismo, anche a livello del metabolismo.
7. Insufficiente apporto proteico. Come sappiamo le proteine hanno un’elevata A.D.S. (L’Azione Dinamico Sopecifico è il dispendio metabolico legato alla trasformazione dell’alimento) e quindi la capacità di incrementare il metabolismo basale in modo considerevole (fino al 28-30%).
8. Sovrappeso. I muscoli rappresentano il tessuto metabolicamente più attivo dell’organismo, mentre il grasso quello più inerte, per cui un individuo obeso, o comunque in sovrappeso, avrà un rallentato metabolismo basale.
RALLENTAMENTO DEL METABOLISMO BASALE (M.B.)
CAUSE |
RIMEDI |
INVECCHIAMENTO |
Stile di vita adeguato, attività fisica, alimentazione razionale, supplementi. |
CALO DELLA PRODUZIONE ORMONALE |
Attività fisica, riposo, dieta a stimolazione ormonale, supplementi. |
SCARSA ATTIVITÀ FISICA |
Allenamento costante. |
INSUFFICIENTE APPORTO CALORICO |
Evitare le diete drastiche ed i tagli calorici troppo bruschi. |
INSUFFICIENTE APPORTO DI NUTRIENTI |
Seguire una dieta con cibi di elevata qualità, ricchi di nutrienti. |
ERRATA RIPARTIZIONE DEI NUTRIENTI |
Consumare oltre i 3 pasti principali almeno 2 spuntini. |
INSUFFICIENTE APPOROTO PROTEICO |
Consumare 0,8-1 g di proteine per Kg di peso corporeo. |
SOVRAPPESO |
Tenere sotto controllo il grasso corporeo mediante rilevazioni almeno mensile osservando la dieta e servendosi anche dell’attività aerobica. |