Con la sua grande varietà, la sua ricchezza di forme, colori e sapori il cavolo si presta a moltissime preparazioni in cucina, dalle zuppe alle vellutate, alle insalate e a ogni tipologia di piatto a base di verdure cotte o crude. Un po’ meno conosciute sono le sue proprietà terapeutiche, che hanno fatto di quest’ortaggio uno dei rimedi elettivi della medicina popolare.
La semplice applicazione di foglie di cavolo pestate veniva utilizzata per curare una svariata quantità di malanni, grazie alle sue capacità di espellere le tossine e di lenire le infiammazioni. Le sue virtù depurative e antinfiammatorie agiscono anche per via interna, grazie ai nutrienti contenuti: ricco di minerali e vitamine, soprattutto calcio, ferro, vitamina C e vitamina A, è anche uno dei migliori antiossidanti presenti in inverno. Per beneficiare al massimo delle sue proprietà l’ideale è consumarlo crudo, in insalata o marinato, o privilegiare le cotture delicate, come quella a vapore. Le foglie di alcune varietà di cavolo, ad esempio quelle del cavolo nero, si prestano benissimo all’essiccazione, trasformandosi in croccanti chips dolci o salate. Con le foglie di cavolo, in particolare della verza, si può preparare anche un decotto, utile nella cura di affezioni respiratorie e gastriche: basta bollire per 15 minuti una grande foglia di verza tritata in mezzo litro d’acqua e poi filtrare. Molto più efficace è però il succo fresco, da preparare come descritto nel box qui sotto. L’abbondanza di sostanze solforate presente nei cavoli è molto benefica, ma non per l’aria della nostra cucina, che si riempie di un odore sgradevole, soprattutto durante la cottura del cavolfiore. Come evitarlo? Aggiungete qualche foglia di alloro all’acqua di cottura, oppure una fetta di pane con molta mollica imbevuta di aceto o di succo di limone.
IN CUCINA
Crauti, il piacere di farli in casa
Per preparare i crauti si usa il cavolo cappuccio, bianco o rosso. Tagliate il cavolo in fettine sottili. Mettete le fettine in una ciotola, aggiungete sale marino integrale e se volete qualche erba o spezia come bacche di ginepro, foglie di alloro o semi di cumino e mescolate bene con le mani. Per un chilo di cavolo usate dai 15 ai 25 grammi di sale. Versate i cavoli conditi in un grosso vaso di vetro con una capienza di uno o due litri, schiacciateli e poggiateci sopra un piattino da caffè e un peso (ad esempio un batticarne o un sasso pulito). Coprite senza chiudere ermeticamente e lasciate fermentare a circa 20 °C per un mese: i cavoli lasceranno uscire la loro acqua, che li dovrà ricoprire completamente. Controllateli spesso, schiacciando i cavoli verso il fondo, se necessario. Conservateli in vasetti più piccoli in frigorifero e consumateli entro 3 mesi.
SALUTE
Dalle foglie di cavolo al succo fresco
Il succo fresco del cavolo è molto ricco di proprietà terapeutiche: in particolare, grazie alle sue proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie e lenitive è indicato in caso di problemi alla mucosa dello stomaco, che contribuisce a rigenerare e sfiammare. Altrettanto utile in caso di tosse e bronchite, è anche un buon integratore di ferro. Per prepararlo usate un buon estrattore di succhi o una centrifuga inserendo le foglie pulite e tagliate a listarelle. Il sapore non è molto gradevole, ma può essere addolcito aggiungendo altre verdure, come le carote, oppure della frutta di stagione, in particolare le mele. Un’ottima ricetta è questa: mettete nell’estrattore due foglie di cavolo verza, mezza mela, un gambo di sedano e un quarto di ananas: il sapore è delizioso! Potete anche usare il succo puro sulla pelle del viso, picchiettandola con un batuffolo di cotone, apparirà subito più morbida e luminosa.