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Vellutata di cavolfiore light
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Quali sono i grassi buoni e dove si trovano
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Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
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CIBO E ABBRONZATURA

Il caldo, il sale, le passeggiate sulla spiaggia o le lunghe e pigre esposizioni al sole: un’estate al mare, o in montagna, per alcuni significa aumento dell’attività fisica, voglia di sentire il corpo che si libera dalla pesantezza delle lunghe stagioni cittadine. Per altri, invece, è il piacere del riposo assoluto:

il giornale letto con calma, le cene tardi, quando il sole affonda oltre l’orizzonte e si può finalmente godere di un pasto in tutta calma. Per tutti, grazie a pochi accorgimenti alimentari, è una perfetta occasione di salute, soprattutto se vi si arriva preparati. Per una volta non ci riferiamo alla linea ma alla pelle e alle sue possibili reazione al sole: un elemento che dobbiamo vivere come piacevole, certo, ma anche come nemico da tenere sotto stretto controllo. Perché di fatto il sole è “aggressivo” nei confronti della pelle e ai suoi raggi si deve, in assenza di adeguate precauzioni, il precoce invecchiamento della cute.

Uno stress improvviso

Colpa dell’ozono e di quel bel “buco” che la nostra ignoranza ha causato? Secondo gli esperti è il sole in se stesso a essere pericoloso per chi non ha la pelle adeguatamente attrezzata. L’esposizione diretta ai raggi solari disidrata rapidamente la cute e determina una produzione in eccesso di radicali liberi, responsabili del processo ossidativo. In pratica, la pelle invecchia. Contrariamente a quanto si pensa, però, questo fenomeno non riguarda solo le donne di una certa età, ma inizia già dalla prima infanzia. La protezione dei bambini è fondamentale non solo per evitare scottature o arrossamenti, sempre indici di irritazione della pelle, ma per contrastare da subito l’invecchiamento precoce della pelle. In più, il sole in eccesso è oggi considerato responsabile dell’aumento dei tumori della cute e, effetto assai meno grave, delle macchie pigmentarie, che si localizzano di norma sulle mani e sul volto, le parti del corpo più esposte.

Ma vediamo più in dettaglio cosa succede. Dopo mesi e mesi di abiti, ci denudiamo il più possibile. Una pelle che non conosce nemmeno l’impatto della luce, d’improvviso viene esposta all’aria, all’acqua salina (che la secca ulteriormente) ma soprattutto ai raggi solari. Il corpo si difende iniziando a produrre melanina, come è noto la responsabile del colore bronzeo. Ma per questo processo occorre tempo. Per quanto siano valide le creme protettive, il miglior consiglio è di esporsi gradualmente, dando all’organismo il tempo necessario a produrre questa sostanza in grado di proteggere dalle scottature. Queste, lo ricordiamo, possono essere di primo o secondo grado, lasciare sulla pelle inestetiche cicatrici e richiedere addirittura un intervento specialistico. Ecco perché, oltre alla prudenza nell’esporsi, è importante aiutare la pelle preparando l’organismo attraverso un’accurata alimentazione.

Amici per la pelle

Sono preziosi tutti i cibi ricchi di vitamina A, C, ed E, potenti antiossidanti. Le prime due si trovano negli ortaggi e nella frutta colorata: dalla carota al melone, dall’albicocca al pomodoro, un’alimentazione ricca di prodotti freschi permette di evitare del tutto l’uso di vitamine sintetiche: rinfresca, idrata e combatte i processi ossidativi. La frutta e la verdura ricche di carotene, inoltre, concorrono alla formazione della melanina, cioè aiutano la pelle a difendersi producendo quel pigmento scuro che è ancora tanto desiderato.

La vitamina, invece, si trova nei formaggi freschi e anche nel burro: proprio d’estate, soprattutto se all’esposizione pigra sotto il sole si associa qualche buona nuotata, una fetta di pane con un velo di burro crudo è un vero toccasana per la pelle, che ha bisogno anche di grassi per il mantenimento della sua elasticità. Infine non va dimenticato che la cute si protegge anche con un corretto apporto di liquidi. Con la sudorazione si perdono sodio e potassio. È essenziale reintegrarli bevendo acqua ma anche succhi di frutta, frullati e spremute di agrumi. Questo è importante soprattutto per i più piccoli, il cui sistema di termoregolazione non è ancora sviluppato, e che perciò vanno sempre incoraggiati a bere.

Il menu del solleone

Ecco i consigli per una corretta alimentazione durante le vacanze estive.

Il caldo determina un senso di sazietà. Si tende a ridurre l’attività, predomina l’indolenza, diminuisce il metabolismo. Occorre perciò diminuire l’apporto calorico.

L’istinto ci suggerisce cosa mangiare: cibi freschi e ricchi di acqua (frutta e verdura) e non cibi ricchi di grassi saturi, di spezie, di proteine (salumi). Ottime tutte le minestre di verdura, i cereali conditi semplicemente, gli spuntini a base di frutta, verdura e gelato genuino.

Va controllata l’assunzione di dolci e di alcol, un vasodilatatore di cui in estate non si ha davvero bisogno.

Reidratare il corpo con almeno due litri di liquidi, ma attenzione alla temperatura. Una bevanda ghiacciata che “precipita” in un corpo caldo può causare una congestione. Così pure le immersioni in acqua gelata a stomaco pieno. Ricordarsi che un pasto vero richiede almeno tre ore di digestione.

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