Parlare di colesterolo rischia sempre di generare alcuni luoghi comuni, come la differenza esistente tra un colesterolo ritenuto “buono” e un altro tipo che sarebbe “cattivo“. In verità, svolgono solo ruoli diversi. Tuttavia bisogna tenerne monitorate le quantità con le analisi del sangue. Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di questo famigerato “colesterolo cattivo Ldl” e del “buono Hdl“…
quando ci troviamo ad interpretare il referto delle analisi del sangue. Il significato di queste due sigle letteralmente sta per: Ldl, lipoproteine a bassa densità, mentre Hdl sono le lipoproteine ad alta densità.
Il colesterolo in parole semplici
Le lipoproteine, che sono l’effettivo valore misurato con le analisi, sono delle strutture adibite al trasporto dei grassi e del colesterolo nel sangue e sono costituite da un cuore lipidico racchiuso in un involucro fatto di proteine. Il colesterolo è fondamentale per il buon funzionamento di tutte le cellule ed entrambi i tipi di lipoproteine sono importanti affinché questo possa arrivare a destinazione.
Ruoli diversi
È altrettanto importante però che le rispettive quantità siano ottimali: le Ldl vengono dette “colesterolo cattivo” perché hanno il ruolo di portare il colesterolo dal fegato ai tessuti, quindi un eccesso porterebbe ad un aumento del rischio di ossidazione delle stesse ad opera dei radicali liberi e al rischio di aterosclerosi e alla formazione di trombi nei vasi sanguigni. Al contrario, le Hdl sono il “colesterolo buono” perché svolgono la funzione contraria: raccolgono il colesterolo dalla periferia e lo riportano al fegato dove viene metabolizzato ed eliminato.
Cosa tenere sotto controllo
Quando vengono eseguite le analisi del sangue si valuta per prima cosa il colesterolo totale, che esprime la quantità complessiva di colesterolo contenuto nelle diverse lipoproteine e si auspica un valore inferiore ai 200mg/100ml di sangue. Il frazionamento del colesterolo è un parametro che viene analizzato da tempi recenti ed effettivamente, come potete ben immaginare ora, ci fornisce un’idea molto più completa sullo stato di salute dell’individuo e del suo rischio metabolico, grazie soprattutto alla valutazione del colesterolo Hdl, quello protettivo, che non dev’essere inferiore ai 40mg/100ml sangue.
Spero che la differenza tra i due “colesteroli” sia chiara ora. E spero anche che siate così saggi da tenervi sotto controllo e fare periodicamente delle analisi del sangue. La prevenzione è la migliore arma che abbiamo per difendere la nostra salute. Sempre.