Nel periodo natalizio è facile fare qualche strappo alla regola. A chi chiede se sia possibile assecondarli senza rimpianti, gli si risponde che ”bisognerebbe stare attenti alla propria alimentazione da Capodanno a Natale, e non da Natale a Capodanno. In questo modo piccoli sgarri all’alimentazione quotidiana possono essere fatti con soddisfazione della gola e della salute”.
Si consiglia di ”preparare manicaretti a base di vegetali, purché non troppo unti e pasticciati, che saziano senza appesantire troppo. Senza rinunciare ai classici delle feste come il cotechino e il panettone. Mentre per quanto riguarda i dolci, è un piacere che possiamo permetterci se rinunciamo a qualche caloria altrove”.
Anche i brindisi rappresentano una parte importante del sovraccarico calorico: un bicchiere di vino o di spumante può arrivare a 100 kcal. Per non litigare con la bilancia occorre quindi concedersi lunghe passeggiate.
Per quanto riguarda i bambini, è difficile pensare di poterli sottrarre dalle numerose ‘dolci tentazioni‘ di panettoni, torroni, cioccolatola; strategia corretta non è il divieto ma piuttosto il consumo moderato. Il peccato di gola deve essere occasionale e non diventare un’abitudine alimentare.
Quindi bisogna fare appello al buon senso: dalla vigilia di Natale all’Epifania approfittare della gastronomia festiva solo nei 4-5 giorni che sono veramente di festa, considerando “normali” le altre giornate. Occorre poi sfruttare il maggior tempo libero per muoversi di più.