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CONTRO LA STANCHEZZA, YOGURT E FRUTTA SECCA

Sentirsi stanchi al giorno d’oggi è un problema comune, causa i ritmi di una vita spesso troppo frenetica. Ottimo rimedio, oltre ad un tempo di sonno corretto e costante, è una buona alimentazione. Quali siano precisamente i cibi che al meglio possano dare al corpo un giusto contributo energetico per mantenersi in forma è riportato nelle conclusioni di una ricerca stilata da Lee Holmes, nutrizionista dell’Institute of integrative nutrition di New York.

Il rapporto tra stanchezza e apporto energetico è al contempo semplice e complesso. Avere a disposizione un giusto apporto energetico grazie a cibi con l’adeguata quantità di calorie è importante, ma non significa che una persona che mangia tanto non si stanchi. Sono rilevanti diversi fattori sia fisiologici, come l’attività fisica, sia patologici, come la sindrome da stanchezza cronica o la carenza di ferro o altri sali minerali. La regola generale è mangiare con equilibrio, garantendo il giusto apporto energetico e distribuendo i pasti nell’arco della giornata, assumere correttamente i liquidi e avere una giusta quantità di sonno.

I dieci alimenti della dieta anti-stanchezza

I dieci alimenti indicati nella top ten hanno una significativa dote di calorie, non sono difficili da digerire e hanno nutrienti importanti. Ma da cosa è costituita questa dieta anti-stanchezza? In primo luogo la nutrizionista americana indica la frutta secca, non lavorata ovvero non salata o tostata. È ricca di calorie, oli importanti e antiossidanti, utilissima se sostituisce cibi grassi o con aggiunta di additivi. A merenda va benissimo come spuntino.

In seconda posizione lo yogurt, con la sua carica di calcio e il suo effetto probiotico per mantenere l’intestino in salute e aiutare la digestione. Tra i cibi consigliati anche il salmone, un po’ più grasso degli altri tipi di pesce – ma con grassi “buoni” come gli omega3, e le patate americane, con un po’ più di sali minerali rispetto alle patate tradizionali, ma soprattutto ricche in carboidrati e fibre.

Tra i primi sintomi della carenza di ferro c’è sicuramente il senso di stanchezza. È bene dunque garantire la giusta quantità di ferro. Tra i cibi indicati, i funghi riescono a fornire una buona dose di ferro, ma non tanto gli spinaci che ne contengono meno di quanto comunemente si pensa. Per i funghi, però, attenzione alla qualità ma soprattutto a come si consumano. Sono una vera e propria spugna e possono assorbire ad esempio l’olio con cui vengono cucinati.

I semi di zucca o di girasole, secondo la nutrizionista, sono una fonte di magnesio e possono rappresentare un ottimo snack, al pari della frutta secca. Completano la top ten le verdure di stagione, principalmente per l’acqua e i sali minerali che contengono, ma povere di calorie, l’acqua e le uova, indicate soprattutto per chi svolge attività fisica. Queste ultime sono un mix tra acqua e proteine fornite dall’albume, e grassi e acqua, forniti invece dal tuorlo: attenzione dunque alla parte rossa, ricca in colesterolo. Anche in questo caso, la regola è non esagerare e aver cura di come si cucinano per non aumentare l’apporto di grassi.

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