Già nei primi mille giorni di vita, la dieta mediterranea ha positive ripercussioni sulla salute futura del bambino: diminuisce lo stato infiammatorio nell’organismo e riduce il rischio di malattie cronico-degenerative future. Questo tema sarà al centro della Summer School, organizzata dall’Università degli Studi di Torino, fino a domenica ad Alba (Cuneo) e il 12 e 13 novembre a Imperia.
L’obiettivo è fornire a pediatri, ginecologi, ostetrici, dietologi e dietisti le conoscenze su alcuni aspetti peculiari della dieta mediterranea, in particolare sui benefici effetti dell’olio d’oliva extravergine Evo Hs. Si forniranno indicazioni su come orientarsi tra le etichette dei baby food e su come il latte d’asina, il più simile al latte umano tra tutte le varie specie animali, possa aiutare i bambini in particolari condizioni cliniche.
Lo sviluppo del gusto per la scelta degli alimenti dipende dalle esperienze fatte dal bambino attraverso i sapori percepiti grazie alla dieta materna, durante la gravidanza, l’allattamento al seno e perché assaggia gli alimenti caratteristici della dieta mediterranea durante lo svezzamento, in altre parole nei suoi primi 1000 giorni di vita.
Ridurre il sale e lo zucchero nei cibi per lattanti e per bambini, iniziare lo svezzamento con alimenti tipici della dieta mediterranea come verdura e frutta, piuttosto che con alimenti a base di amidi, lo influenzerà per il resto della vita, riducendo il rischio di malattie croniche e degenerative.