La Ish – Società internazionale di ipertensione, riunitasi a Seul (Corea del Sud), ha conferito il prestigioso premio “Gold Award per il miglior studio clinico” alla ricerca italiana sulla riduzione della pressione arteriosa nei soggetti affetti da ipertensione che inseriscono regolarmente nella loro dieta Grana Padano Dop.
Lo studio clinico premiato (denominato “Antyhypertensive effect of milk derivative tripeptides, randomized, placebo-controlled, double blind study on the effect of Grana Padano Dop in hypertensive patients) è stato realizzato dall’unità operativa di ipertensione dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, guidata dal dottor Giuseppe Crippa, e dall’Istituto di scienze degli alimenti della nutrizione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
La International society of hypertension è partner ufficiale dell’Organizzazione mondiale della sanità e della World hypertension league. Il congresso dell’International society of hypertension si svolge biannualmente e con i suoi 5mila delegati, provenienti da ogni continente, rappresenta il più importante evento internazionale nel campo dell’ipertensione arteriosa. Lo studio clinico italiano è stato selezionato tra una rosa di circa 2mila studi.
Il lavoro coordinato da Giuseppe Crippa è stato realizzato inserendo, per due mesi, nella dieta giornaliera di 30 pazienti, affetti da ipertensione, 30 grammi di Grana Padano Dop stagionato 12 mesi (in quanto particolarmente ricco di tripeptidi che hanno proprietà Ace-inibitrice). Gli stessi pazienti, in ordine casuale, hanno assunto un placebo inattivo, cioè privo di tripeptidi per lo stesso periodo di 2 mesi.
«Sono molto lieto per aver ricevuto il prestigioso diploma – ha commentato Giuseppe Crippa – che premia l’accuratezza della nostra ricerca condotta con una metodologia che viene solitamente usata negli studi clinici di intervento per testare l’efficacia dei farmaci. Il disegno del nostro studio (doppio cieco, randomizzato, con placebo) raramente viene applicato per valutare l’efficacia di alimenti funzinali come il Grana Padano. Credo sia una ottima notizia sapere che, per abbassare la pressione quando è troppo elevata, un aiuto possa venire anche da un alimento».
«Penso che i giudici abbiano preferito questo studio – ha detto ancora Crippa – per almeno due caratteristiche. Prima di tutto per l’applicabilità dei risultati nella pratica clinica quotidiana visto che l’integrazione dietetica con 30 grammi di Grana Padano è di semplice esecuzione essendo un cibo di facile reperibilità. Inoltre, il metodo di valutazione degli effetti antiipertensivi è stato particolarmente accurato. La pressione arteriosa è stata misurata con misurazione convenzionale, ma anche con misurazione automatica ripetuta (Aobp) e con monitoraggio pressorio di 24 ore (Abpm). Il giudizio sull’efficacia del trattamento si basa quindi su oltre 350 misure pressorie per ogni paziente valutato nello studio. È inoltre significativo il dato clinico che l’integrazione dietetica con Grana Padano non ha modificato il peso corporeo, i livelli di glicemia, colesterolemia e trigliceridemia dei pazienti esaminati».