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ITALIANI, I PIÙ MAGRI D’EUROPA

Gli italiani sono un popolo di salutisti propensi a fare attività fisica. Lo ha affermato nei giorni scorsi il rapporto “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo“, pubblicato dall’Istat (Istituto nazionale di statistica), in cui si fa un confronto tra la Penisola e le altre nazioni dell’Ue. In Italia – si riporta nel documento – il 10,3% della popolazione adulta (18 anni e più) è obesa, percentuale che appare la più bassa rispetto al resto d’Europa.

I fumatori e i consumatori di alcol a rischio rappresentano nel 2013 rispettivamente il 20,9% e il 13,4% della popolazione dai 14 anni in su, in calo rispetto agli anni precedenti.

L’Italia ne esce dunque positivamente, a dispetto dell’allarme lanciato pochi giorni fa dalla sezione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) contro l’aggressività del marketing e della pubblicità dei “cibi spazzatura”, considerata tra le principali cause dell’obesità infantile.

Inoltre, sempre secondo l’Istat, i dati di lungo periodo evidenziano un aumento della propensione alla pratica sportiva (dal 26,8% del 1997 al 31,6% del 2014). Tra il 2013 e il 2014, in particolare, cresce la quota di chi pratica sport in modo continuativo (dal 21,5% al 23%) e diminuisce la quota di coloro che praticano sport in modo saltuario (dal 9,1 all’8,6%).

L’Italia si conferma dunque una “culla” di longevità. Secondo il rapporto, nel 2013 la vita media delle donne era di 84,6 anni, quella degli uomini di 79,8 anni, tra le più lunghe dell’Unione europea. Al 1° gennaio 2014 nel nostro Paese sono stati registrati 154,1 anziani ogni 100 giovani. La Liguria si conferma la regione più “anziana”, mentre la Campania è la più “giovane”. In Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia maggiore (158,4 anziani ogni 100 giovani).

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