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L’ATTIVITÀ FISICA MIGLIORA E ALLUNGA LA VITA

In occasione dell’Obesity Day, giornata dedicata alla campagna nazionale di sensibilizzazione sull’obesità che si svolgerà il 10 ottobre, la Fondazione dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), ha ricordato come una scorretta alimentazione e la sedentarietà siano, insieme a fumo e abuso di alcol, i principali fattori di rischio. Sono inoltre responsabili dell’86% delle morti in Europa e in Italia e incidono sul 75% della spesa sanitaria. Per l’Obesity Day i 150 centri di dietologia Adi offriranno in tutta Italia incontri gratuiti con i loro esperti per informare i cittadini su come modificare al meglio il loro stile di vita.

Tre quarti d’ora di attività fisica

Oltre alla dieta, hanno ricordato gli esperti dell’Adi, è importante fare movimento con regolarità, scegliendo attività fattibili in qualsiasi momento della giornata, come camminare a passo spedito per 3 volte alla settimana, per almeno 45 minuti, oppure salire e scendere un solo piano di scale di seguito per 15 minuti un paio di volte al giorno. “Uno stile di vita salutare e attivo è in grado di modificare in senso positivo la qualità e la durata della vita di ciascuno di noi – ha dichiarato Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi – l’attività fisica è il principale fattore in grado di influenzare positivamente la nostra salute”. Durante la presentazione della campagna è stato infine auspicato che venga accolta la mozione in discussione nelle prossime settimane in Senato, che chiede il riconoscimento dell’obesità come patologia cronica invalidante, e il potenziamento del numero di centri specializzati nella cura e prevenzione dell’obesità su tutto il territorio italiano. Tutto questo si tradurrebbe, secondo l’Adi, “in un aumento nel breve periodo della spesa sanitaria ma in un risparmio notevole nel lungo periodo, visto che i costi diretti legati all’obesità oggi in Italia si stima siano pari a 22.8 miliardi”.

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