Le “maniglie dell’amore” intorno ai fianchi, sebbene esteticamente poco gradite, specie dalle donne, non sembrano costituire un pericolo per la salute del cuore, ma è il grasso addominale profondo ad aumentare il rischio di eventi cardiovascolari, come infarti e ictus. È un nuovo studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology e condotto dal prestigioso Brigham women hospital di Boston a rafforzare l’ipotesi.
L’indagine durata sei anni ha studiato sia la quantità che la “qualità” del grasso superfluo su più di 1.000 volontari. Ai pazienti sono stati misurati e ‘scannerizzati’ la circonferenza dell’addome, dei fianchi e della vita ad intervalli regolari, nonché la “profondità” la densità del grasso. Dopo sei anni i risultati hanno indicato con chiarezza un aumento dei rischi di malattie cardiache per i volontari con accumulo di grasso più profondo nell’addome. Meno pericoli invece per chi ha il grasso appena sottopelle, ai fianchi e, appunto, alle “maniglie dell’amore”.
E questo vale anche per individui con un indice di massa corporea nella norma. Condotto da Caroline Fox, lo studio ha dimostrato che ogni 500 grammi di grasso accumulati sulla pancia corrispondono ad un incremento o della pressione cardiocircolatoria, o dei trigliceridi e della sindrome metabolica e del diabete. Il rischio è risultato più grande quando il grasso era “all’interno” dell’addome.