I carotenoidi, pigmenti vegetali che prevengono l’invecchiamento cellulare, principalmente contenuti nelle verdure rosse, sono molto importanti per la nostra salute. Tuttavia non è sufficiente mangiare questo genere di ortaggi per assumerli: affinché l’intestino riesca ad assorbirli al meglio, ha bisogno di un aiuto, vale a dire l’olio extravergine d’oliva. A dimostrarlo è una ricerca dell’Università del Massachussetts, che ha dimostrato come l’olio evo sia in grado di moltiplicare, da quattro a cinque volte, la capacità del nostro corpo di assorbire i carotenoidi del pomodoro.
Attraverso un tratto gastrointestinale simulato, gli studiosi hanno infatti verificato la biodisponibilità dei carotenoidi assunti tal quali, crudi nell’insalata, oppure cotti: i valori erano 8,18 e 11,85. Se invece il pomodoro, a crudo, viene semplicemente condito con olio extravergine d’oliva, la biodisponibilità aumenta fino a 32,3. In caso poi di cottura di pomodoro con olio extravergine d’oliva, il valore di biodisponibilità raggiunge il suo apice: 55,7.
I ricercatori hanno prima di tutto evidenziato come la cottura aumenti la biodisponibilità di carotenoidi, rispetto al prodotto crudo, probabilmente perchè il processo di rottura riesce meglio a rompere i tessuti, così permettendo ai carotenoidi di poter essere più facilmente assorbiti. Tuttavia è l’olio extravergine d’oliva il vero segreto per la massima bioaccessibilità di questi importanti nutrienti. Inoltre, i fenoli contenuti nell’olio extravergine d’oliva, in fase di emulsione, sono in grado di proteggere i carotenoidi da una precoce ossidazione, così da renderli disponibili al nostro organismo. Una tale ricerca accresce ancora di più l’aspetto salutistico della Dieta mediterranea, nella quale i due alimenti svolgono il ruolo di protagonisti assoluti.