La celiachia è come un iceberg: solamente una piccola parte di malati emerge in superficie, gli altri ”non presentano alcun sintomo, quindi non sanno di essere celiaci”. A dirlo Gianluigi De Angelis, direttore del dipartimento materno infantile e U.o.c Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Parma, alla conferenza stampa di presentazione della pasta Barilla senza glutine. De Angelis ha spiegato come stiano incredibilmente aumentano i casi di celiachia in Italia (+10% all’anno) e nel mondo. Se prima, infatti, l’intolleranza permanente al glutine era rara e “confinata” in Europa, dove principalmente è stata studiata, oggi i malati si trovano anche in America, ”dove la malattia è stata a lungo sottovalutata”.
Si conta attualmente che i celiaci siano dai sei ai dieci milioni in Europa e in Italia siano l’1% della popolazione: ”Parliamo potenzialmente di 600mila persone, ma in realtà sono molti meno, perché per ogni celiaco diagnosticato, altri dieci non sanno di esserlo”, ha raccontato Caterina Pilo, direttore generale Aic, l’Associazione Italiana Celiachia, che da oltre 30 anni si batte per il riconoscimento della malattia in ambito pubblico e ha dato vita al simbolo della “spiga sbarrata“, che oggi contraddistingue gli alimenti “gluten free“.