Il risveglio è legato alla riattivazione di quasi tutti gli ormoni dell’organismo; tutto si rimette in moto, in un momento di potente stimolo energetico. Nel corso dell’evoluzione i mammiferi hanno sviluppato dei sistemi di controllo per verificare la possibilità di “accendersi“, per capire cioè se le energie necessarie per iniziare e continuare il percorso attraverso la giornata siano effettivamente disponibili. In assenza del carburante adatto l’organismo evita di consumare energia (e calorie) e riduce tutte le attività, limitando le proprie azioni a quelle indispensabili alla sopravvivenza e a poco altro. Questo spiega la stanchezza di metà mattina di cui tanti soffrono.
La stanchezza di metà mattina
Per questo, nella maggior parte delle culture di tutto il mondo, l’assunzione di cibo al mattino ha un significato profondo, per l’azione potente sul metabolismo (tra l’altro, senza prima colazione gli sforzi per dimagrire rischiano di essere del tutto inutili), per la regolazione energetica dell’organismo e per i significati simbolici che può prendere, perché nel mondo attuale la colazione rimane uno dei pochi possibili momenti di aggregazione e di comunicazione familiare.
Mentre in molte parti del mondo la prima colazione è sempre considerata il momento di partenza della giornata, in Italia, solo una piccola percentuale di persone si nutre adeguatamente nei primi momenti del mattino, moltissimi saltano del tutto quell’importante momento metabolico e una gran parte limita lo stimolo energetico a un caffè con brioche o cornetto preso velocemente al bar.
Una nuova prima colazione con una migliore cultura della nutrizione
Grazie alla diffusione di una migliore cultura della nutrizione, il numero di chi non può più fare a meno della prima colazione sta sempre più crescendo. Negli ultimi anni poi, grazie al progressivo studio dei segnali infiammatori e della sempre maggiore conoscenza sulle “diete di segnale“, il valore della prima colazione (o di un brunch) è diventato sempre più certezza scientifica piuttosto che semplice opinione.
Ad esempio, la prima colazione del mattino consente di attivare il consumo delle calorie inutili, deve contenere la giusta quantità di proteine vegetali o animali (che devono essere distribuite nei tre pasti della giornata in modo equilibrato e rappresentare circa un terzo del piatto) deve essere consumata entro breve tempo dal risveglio per attivare correttamente il metabolismo.
Proteine e frutta a colazione, gli esempi nel mondo
Le colazioni con buona presenza di proteine che si fanno nei paesi slavi e nei paesi nordici ad esempio, consentono di arrivare senza fame al pasto del tardo pomeriggio che chiude la giornata di lavoro. Il mondo anglosassone ha fatto scuola nel proporre al mondo la cultura del “breakfast” ben bilanciato nel consumo di carboidrati e di proteine (anche a basso costo come le uova) sfruttando anche quelle naturalmente presenti nei cereali integrali. Molte culture (Polinesia, Thailandia, Cina) mantengono nella prima colazione lo stesso bilanciamento ed è buona norma (come avviene spesso nei paesi mediterranei) affiancare al mattino anche l’uso della frutta fresca.