Bere per diventare come una modella. È l’ultima frontiera della dipendenza. Si chiama drunkoressia, ovvero un mix di alcolismo e rifiuto del cibo. E sono sempre di più i giovani che bevono per anestetizzare la fame e “beneficiare” degli effetti “sociali” di una vodka o una birra: maggiore sicurezza, nessuna inibizione, facilità di relazione. Un cocktail che unisce disturbo alimentare e alcolismo.
In una spirale, basata sull’inganno delle calorie “vuote” dell’alcol, che spinge a bere per perdere peso e a perdere peso per poter bere di più, a stomaco vuoto, senza rischiare quegli odiosi chili di troppo.
Le conseguenze, però, sono tremende: danni al cervello, alterazioni cardiache, cirrosi epatica, solo per citarne alcune. “Stando ai nostri studi” sostiene Laura Della Ragione, referente del ministero della Salute per i disturbi alimentari, “i drunkoressici sono già trecentomila, in prevalenza tra i 14 e i 17 anni, l’80% ragazzine, ma il numero è in continuo aumento”.