Da nord a sud è tutto un friggere di dolcetti d’ogni tipo: riccioli, treccine e palline di pasta fritte, talvolta ripassate nel miele vengono affastellate per creare torri e ciambelle profumate. Da regione a regione i nomi cambiano e gli aromi variano conciliandosi con i prodotti locali, ma le indiscusse regine della festa sono sempre loro, le frittelle, in una varietà infinita di forme e di sapori. Lasciatevene sedurre ma con buonsenso: mentre la tradizione ci impone dolci ricchi di grassi e prevalentemente fritti, noi vi suggeriamo cotture più leggere, anche al forno, e ingredienti meno calorici.
La frittura
Repetita iuvant, dicevano i Latini, e noi non abbiamo paura di riportare spesso le indicazioni utili per una frittura sana e leggera. L’uso di oli di basso costo, come quello dei semi vari, o comunque composti soprattutto da grassi insaturi, come l’olio di soia, sono assolutamente da evitare, perché si degradano velocemente alle alte temperature, e producono sostanze tossiche. Meglio quindi l’olio di arachide, ma anche quello di oliva o extravergine, per quanto, essendo viscoso, tenda a rendere più unto il fritto. Sono oli più stabili che permettono si sostenere temperature di cottura alte, e quindi di realizzare fritture più veloci, caricando meno di grasso gli alimenti.