Se pensate di mettervi a dieta durante le feste, sperando di non prendere i soliti chili, vi aspettano delle pessime giornate. La via della restrizione calorica o del digiuno, come abbiamo ripetuto già più volte, è alla lunga perdente. Se l’organismo non si nutre a sufficienza, infatti, la prima risposta fisiologica è ridurre il metabolismo attraverso un rallentamento dell’attività della tiroide, che prima o poi porterà a un rapido recupero del peso perso con tremende rinunce. Per capire il funzionamento di questo delicato meccanismo, da anni vengono studiate la leptina e le sue interferenze con l’ipotalamo.
Affamare il corpo non serve
Lo studio della leptina ha indicato una nuova strada che prescinde dagli apporti calorici maggiori o minori per dare, invece, valore alla regolazione delle modalità di accumulo o di consumo dell’organismo da parte dell’ipotalamo (un pezzo molto antico del nostro cervello che già regola pressione, temperatura, idratazione, fertilità). In altre parole: se l’ipotalamo – sulla base dell’informazione leptinica – dice all’organismo che può consumare, consuma, e dà benestare alla costruzione di massa muscolare. Se dice che non può permetterselo, accumula, e il muscolo cala. L’obiettivo, quindi, se volete stare in forma, non è più quello di ridurre o aumentare le calorie. Se lo farete, otterrete solo riduzioni o aumenti di peso contingenti, limitati nel tempo. Ciò che conta è porre l’ipotalamo per il maggior tempo possibile in modalità “consumo” in modo da riportare con gradualità l’organismo a percentuali di grasso e di muscolo corrette. Restringere drasticamente l’apporto calorico è, invece, il più potente segnale di accumulo che possa giungere all’ipotalamo: in periodi di crisi e di riduzione delle entrate, come ahimè ben sappiamo, si riducono i consumi. È chiaro, naturalmente, che finché non mangerete il vostro peso resterà basso, ma l’ipotalamo avrà nel frattempo indotto una modalità di accumulo. Appena ricomincerete a mangiare, anche poco di più, metterete via tutto sotto forma di grasso. Che è ciò che succede regolarmente a chi fa diete di restrizione.
Poche regole per mantenere il peso
Eccoci quindi al dunque: come fare, sulla base di queste conoscenze, a impostare qualche regola “da festività” che vi permetta di mantenere il vostro peso forma e magari perdere anche qualche chilo? Ecco il vademecum da seguire scrupolosamente.
Movimento fisico quotidiano
La sedentarietà non è neutra. Un giorno intero senza movimento viene vissuto come un’emergenza dal corpo (“Aiuto, oggi non si mangia!”), che metterà quindi in atto dei meccanismi di rallentamento metabolico. Il freddo e il buio non devono spaventarvi. Anche una bella camminata a passo veloce per più di 30 minuti può bastare per “risvegliare” il corpo.
Scegliere ogni giorno cibi sani in abbondanza
Se la qualità degli alimenti è perfetta, la quantità può essere illimitata. Questo vi toglierà voglie e desideri di alimenti troppo dolci o salati. Occorre però sgombrare il campo dalle incertezze: zucchero e farine raffinate, edulcoranti e additivi industriali non fanno parte dei cibi dell’uomo. L’evoluzione umana parla chiaro: siamo stati nomadi cacciatori-raccoglitori per due milioni di anni. I 10.000 anni recenti di agricoltura non hanno lasciato (o quasi) traccia genetica. Il cibo “vero” è fatto di frutta, verdura, pesce, carne, uova, semi e radici commestibili. Che potete consumare cotti, crudi, fermentati, essiccati, secondo piacere. Misture di farine bianche zuccherate, lievitate e additivate di aromi, grassi industriali e coloranti non fanno parte della dieta dell’uomo, e dovranno rappresentare solo piccoli momenti di trasgressione. Mai la normalità.
Trasgressione gioiosa un paio di volte
I danni da zuccheri e da farine raffinate sono ormai accertati da un punto di vista scientifico. Se continuate a mangiare, dal primo dicembre al sette gennaio, dolci, dolcetti, caramelle, cioccolatini, a ogni ora del giorno, l’ingrassamento sarà garantito. Non perché tali cibi siano ipercalorici (lo sono anche) quanto piuttosto perché i loro ingredienti lavorano come interferenti endocrini, e generano una ricerca incontrollata di altri zuccheri, sale e farine.
Frutta e verdura fresca a volontà
Finalmente liberi dal conteggio calorico, potrete permettervi, durante il giorno, di scegliere qualunque tipo di frutta o verdura. Potrete sgranocchiare una carota, un sedano, una pera, o gustarvi dell’uva, delle mele, dei frutti di bosco, una centrifuga. Senza limiti particolari. Togliendovi di dosso quella innaturale voglia di dolce indotta dai dolci stessi.
Dolci naturali per festeggiare insieme
Al momento del “dolce”, a fine pasto (per meritarvelo, e mantenere bilanciate proteine e carboidrati, non dovrete aver mangiato i soliti due etti di pasta…) potrete sbizzarrirvi preparando dolci sani. La natura offre molti ingredienti eccellenti come le farine integrali, il cacao, le uova (anche per crèpes e omelette dolci), il burro, le noci (e le mandorle, le nocciole…), i fichi, i datteri, le uvette, il miele. Imparate a godervi la bontà della natura, invece di quella (fasulla) dello zucchero e degli additivi. Con misura, giorno dopo giorno, trasformerete anche la cucina in un momento di infinito piacere e ritrovato benessere.
Un’alimentazione sana, abbondante e anche gioiosa, perché naturale e priva di qualunque interferente endocrino può, non solo evitarvi di assimilare i soliti due chili con cui fare i conti all’Epifania, ma anche consentirvi di buttar giù un po’ di ciccia, sostituendola con massa muscolare (frutto del regime normocalorico e del movimento regolare), ponendo così le basi per un sano ritorno alla piena forma nel periodo primaverile-estivo. I vecchi allenatori di atletica erano soliti dire: lavora bene d’inverno, lontano dalle gare, e d’estate raccoglierai i risultati. Imparare a rispettare la naturalità del vostro corpo in ogni stagione non potrà che portarvi grandi soddisfazioni.