Le persone che digiunano a giorni alterni non perdono più peso rispetto a chi si sottopone a un regime ipocalorico classico, inoltre, il tasso di abbandono della dieta che prevede il digiuno a giorni alterni sembrerebbe essere più elevato. Questo è quanto conclude un team di ricercatori della Tufts University di Boston la cui ricerca è pubblicata su JAMA Internal Medicine. I regimi dietetici che includono il digiuno a giorni alternisono diventati molto popolari e questo è dovuto in parte al fatto che alcune persone faticano a perdere i chili di troppo con le diete tradizionali incentrate sulla conta delle calorie da introdurre giornalmente.
I ricercatori hanno assegnato per 12 mesi, in modo randomizzato, 100 adulti obesi a tre diversi gruppi dietetici: un gruppo portava avanti le abitudini alimentari alle quali era abituato, un secondo gruppo introduceva il digiuno a giorni alterni e un terzo gruppo veniva sottoposto ad una forte restrizione calorica giornaliera. La quantità di calorie totali introdotte negli ultimi due gruppi era la medesima. I partecipanti allo studio, in prevalenza di sesso femminile, avevano un’età media di 44 anni. Nel gruppo digiuno i partecipanti alternavano un taglio delle calorie del 75% in un certo giorno e il giorno successivo aumentavano l’introito calorico del 25%, mentre il terzo gruppo aveva tagliato del 25% l’introito calorico tutti i giorni.
Risultati
Dopo i 12 mesi mesi il gruppo che aveva seguito il digiuno a giorni alterni aveva perso più peso, ma non in modo significativo rispetto agli altri due gruppi (6% del peso totale nel gruppo digiuno, 5,3% nel gruppo a restrizione calorica giornaliera), tanto da far concludere ai ricercatori che ciò fosse dovuto al caso. In cambio, il regime era stato abbandonato dal 38% nel gruppo digiuno e dal 29% nel gruppo restrizione calorica giornaliera, il che rappresenta anche un limite della ricerca stessa. Questo vuol dire che il digiuno a giorni alterni non è una soluzione sostenibile a lungo termine per perdere peso. “Lo studio dice che saltare i pasti a giorni alterni non è la bacchetta magica come è stato pubblicizzato – afferma Susan Roberts direttore del laboratorio di metabolismo energetico presso l’USDA Nutrition Center della Tufts University di Boston – naturalmente questo non vuol dire che sia inutile, dal momento che in alcune persona funziona”.
Il rischio binging
È ancora in atto la valutazione su quanto sia sano questo approccio dietetico, infatti la dieta del digiuno a giorni alterni potrebbe, secondo i ricercatori come Samantha Heller, nutrizionista alla New York University Langone Medical Center di New York City, esacerbare comportamenti alimentari estremi come il binging. Il digiuno intermittetente, infatti, non insegna strategie per l’adozione e il mantenimento di un sano stile di vita che, secondo la dottoressa Heller, implica nel lungo termine una dieta sana ed equilibrata, fatta anche di alimenti piacevoli ai quali le persone non devono rinunciare.