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La melagrana: virtuoso frutto d’autunno

La melagrana: virtuoso frutto d’autunno

L’autunno porta con sé nuovi colori e sulle nostre tavole una ricca varietà di frutta, un toccasana per la nostra salute. Impariamo a conoscere insieme la melagrana, un frutto dalla forma curiosa e di un colore rosso brillante, appagante alla sola vista.

Melagrana o melograno? La melagrana è il frutto del melograno, ecco svelato l’arcano!

La melagrana è un “salva linea”?

La melograna è perfetto come spuntino per mantenersi in forma. Mangiandone 100 grammi, infatti, si apportano al nostro fisico solamente 50- 60 kcal. Questo perché il melograno è costituito da circa l’80% di acqua, mentre il restante 20% sono zuccheri (13%), fibre (3-4%), proteine (1%) e grassi (0,5 -1).

La melograna, inoltre, dà un buon apporto di potassio (250 mg/100 g di prodotto) e fosforo (22 mg/100 g di frutto), ma si osserva anche una buona quantità di sodio, magnesio e ferro. Zinco, manganese e rame sono presenti solo in tracce.

Quali sono le principali proprietà del melograno?

Fin dall’antichità erano note le proprietà della melograna. Ippocrate, padre della medicina, lo consigliava ai suoi pazienti come bevanda afrodisiaca e per attenuare i bruciori di stomaco.

La melagrana è caratterizzato dalla presenza di sostanze benevole per l’organismo. In particolare, offre diverse proprietà:

  • vermifughe e antielmintiche (efficace per espellere vermi parassiti intestinali);
  • antidiarroiche (limita gli episodi di diarrea);
  • antitrombotiche, antiallergiche, vaso-protettrici e gastro-protettrici(legate alla presenza dei polifenoli e vitamina C, 20 mg/100 g di prodotto);
  • antiossidanti (rallenta i processi ossidativi alla base dell’aterosclerosi e di altre malattie cardio-vascolari grazie ai flavonoidi);
  • anticoagulanti (riduce il rischio di arteriosclerosi e previene le malattie cardiovascolari).

Il succo di melograna ha proprietà benefiche nei confronti del morbo di Alzheimer: contiene la punicalgina (un polifenolo ad azione antiinfiammatoria), in grado di ridurre i sintomi legati alla neuroinfiammazione. Anche l’artrite trova benefici nell’assunzione di succo di melograno, perché aiuta a inibire il processo degenerativo della cartilagine. I frutti maturi del melograno sono particolarmente ricchi di fitoestrogeni, dalla struttura molto simile a quella degli estrogeni prodotti dall’organismo. Queste preziose sostanze agiscono in modo simile agli ormoni e, pertanto, può esserne consigliata l’assunzione nella nostra alimentazione come primo passo per combattere i disturbi della menopausa, quali vampate di calore, sbalzi di umore, nervosismo e calo della libido.

La melograna è un frutto anti-tumore?

In effetti, la melograna è ricca di vitamina A, vitamina C e vitamina E, antiossidanti, polifenoli, ferro, potassio in quantità addirittura maggiori rispetto al vino e tè verde, già noti agenti contro i tumori. In particolare, contiene flavonoidi come la quercetina e l’acido ellagico (presente anche nei lamponi, fragole, noci), che sembrerebbero arrestare la crescita delle cellule tumorali e favorirne la morte cellulare.

Una melograna al giorno toglie la ruga di torno?

L’acido ellagico può impedire il degrado del collagene, mantenendo così la struttura della pelle e rallentando la formazione di rughe. La melograna è, dunque, l’elisir dell’eterna giovinezza? Tentar non nuoce: inseriamola nelle nostre insalate, come accompagnamento a carni o pesci, come aperitivo con del vino bianco o anche solo per dare un tocco di colore ai nostri piatti.

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