Ecco come scegliere il cibo da asporto seguendo le tre regole d’oro ispirate dal buonsenso.
Le tre regole di base per approcciarsi al cibo da asporto in maniera sana
1- Non eccedere: con la frequenza delle ordinazioni e con le porzioni.
2- Variare: la scelta delle pietanze estendendo al delivery le buoni abitudini della dieta quotidiana.
3- Mangiare consapevolmente e con lentezza: aiuterà la digestione e vi spingerà a non esagerare con le porzioni la volta successiva.
Quali sono i piatti più sani delle diverse cucine etniche e non
In generale è meglio evitare fritture, salse e pietanze con un elenco smisurato di ingredienti. Se vi state chiedendo qual è la cucina più salutare alla quale attingere per le “pigre” ordinazioni la risposta probabilmente non vi piacerà: dipende dalla ricetta specifica. La buona notizia, però, è che è sempre possibile scegliere per il meglio tenendo presenti gli ingredienti di base, il tipo di cottura e i condimenti utilizzati.
Pizza e hamburger
Preferite pizze con impasti integrali e a lunga lievitazione, senza formaggi o comunque con non più di un formaggio e condite con verdure di stagione. Contengono meno calorie e si digeriscono con più facilità. 100 g di pizza marinara apportano 240 kcal, la stessa quantità di pizza ai quattro formaggi arriva alle 330 kcal.
Gli hamburger più salutari sono preparati con pane bun fatto in casa, non contengono troppa salsa e non eccedono con i latticini. Evitate il “doppio” (patty, formaggio etc) e il contorno fritto, al suo posto chiedete un’insalata. Ricordate che il condimento da solo può fare la differenza: 100 g di salsa bbq contengono, in media, 150 kcal e fino a 30 g di zucchero, mentre la senape non arriva alle 100 kcal e difficilmente supera i 5 g di zucchero.
Cucina cinese
Semaforo verde per le cotture al vapore e alla soia(germogli e tofu) ricca di fitoestrogeni, proteine e senza colesterolo. Attenzione invece ai fritti, alla salsa agrodolce, carica di zucchero, e alla salsa di soia che contiene molto sodio. Il vantaggio della cucina cinese sta nella scelta ampia: spesso il medesimo piatto è proposto in diverse varianti e metodi di cottura. Dunque scegliete i ravioli al vapore e non alla piastra e gli spaghetti di soia saltati e non fritti. Tra gli alimenti più calorici troviamo le nuvole di gamberi con 550 kcal per 100 grammi mentre tra i più light spunta il riso alla cantonese con 150 kcal per 100 grammi.
Cucina giapponese
Se proprio volete identificare una cucina da asporto “sana”, eccovi la cucina giapponese: porzioni piccole, cotture dolci al vapore o alla griglia e condimenti morigerati. Via libera a sushi con verdure, pesce e tofu, gyoza al vapore, insalata di alghe e alla zuppa di miso. Non dimenticate il chirashi, un piatto unico a base di riso e pesce crudo simile alla poké originaria delle isole hawaii, anch’essa, quando ne vengono rispettati i dettami tradizionali, salutare e bilanciata. Vale sempre il mantra di non esagerare con le porzioni: il riso del sushi viene addizionato di zucchero e aceto.
Cucina indiana
Note positive: ricca di legumi, vegetali e spezie. Tasti dolenti: abbondanza di fritture, formaggi e burro chiarificato. Il consiglio è di individuare i piatti tandoori (cotti nel forno di argilla tandoor) e quelli a base di riso e legumi. Dahl di lenticchie, verdure al curry, paneer (formaggio fresco povero di grassi e calorie) e raita (salsa allo yogurt e cetriolo) sono delle buone opzioni.
Cucina messicana
La cucina messicana è colorata, festosa e saziante. La guacamole è una buona idea perché fonte di grassi buoni a patto che sia preparata in casa e non industrialmente(in questo caso di avocado ce n’è ben poco), anche i piatti a base di riso e legumi si possono ordinare a cuor leggero. Lo stesso vale per i tacos ricchi di verdure. Evitate i nachos ricoperti di formaggio i churros fritti e tutto andrà bene!