fbpx
Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
Nella dieta pre-invernale non devono mancare gli alimenti giusti
Nella dieta pre-invernale non devono mancare gli alimenti giusti
Quali sono i cibi giusti per chi fa sport?
Quali sono i cibi giusti per chi fa sport?
30707016_10156301888199287_1493183837591568384_n
previous arrow
next arrow

Le feste una trasgressione alla quale è difficile rinunciare

Le feste esistono fin dall’inizio della storia dell’uomo e sono un microcosmo variegato con un certo grado di complessità per le varianti culturali, antropologiche e tradizionali in esse comprese.

L’etimologia della parola “festa”, risale al latino festum o a dies festus – che significa “gioia pubblica, giubilo, baldoria.

Sono giorni effervescenti, felici, gioiosi che interrompono la sequenza delle normali attività quotidiane: è in effetti un momento della vita sociale in cui domina l’eccesso, la trasgressione, talora anche l’esaltazione che coinvolge un’intera comunità e questo ovviamente vale anche per l’alimentazione. L’esperienza ci insegna che nei giorni di festa, purtroppo, i chili sulla bilancia tendono ad aumentare; non vogliamo, ma sappiamo che accadrà e che niente e nessuno potrà impedirlo.

Durante le feste non è facile controllarsi, perché è difficile resistere al cibo che imperversa sulle nostre tavole ed esagerare diventa la regola.

Questo potrebbe pure andar bene quando la festa è di breve durata – nessuno è mai diventato obeso per una cena o un pranzo abbondante –, ma quando la festa si prolunga per diversi giorni, il rischio di avere un aumento del peso diventa reale e questo potrebbe danneggiare soprattutto coloro che hanno già problemi di peso e di rapporto disfunzionale con il cibo.

Ma quali sono i meccanismi che ci portano a perdere il controllo sul peso? Si tratta solo della quantità del cibo o esistono anche altri fattori che possono pesare sulla bilancia? La relazione tra “festività e comportamento alimentare” è da anni oggetto di attenzione di molti ricercatori.

Non è una novità che fattori culturali, psicologici e sociali predispongano ad associazioni tra cibo e occasioni di festa. Alcuni elementi, più di altri, costituiscono dei fattori scatenanti: il semplice accesso al cibo, la presenza di porzioni più grandi, la lunga durata delle “mangiate” in compagnia dei nostri familiari o dei nostri amici, osservare gli altri che mangiano, rischiano di farci mangiare molto più di quanto vorremmo.

A tutto ciò bisogna aggiungere la ridotta attività fisica che normalmente avviene in questi casi e le famose ore piccole, fattore che aumenta il livello degli ormoni che regolano il senso della fame.

Il peso acquisito durante questi periodi di festa non viene perso nei mesi successivi se non con estreme difficoltà, dedizione e grandi sacrifici e quindi, per evitare spiacevoli conseguenze, è necessario mettere in atto dei piani preventivi per evitare l’aumento del peso.

Quando ritorniamo alla “normalità” e sentiamo il bisogno di rimetterci in forma, facciamolo con calma, cerchiamo di evitare soluzioni drastiche, andando alla ricerca di ricette magiche e prodotti “miracolosi” per raggiungere il nostro obbiettivo, perché questo potrebbe addirittura peggiorare la situazione.

Per accelerare l’eliminazione dei grassi accumulati, scegliamo cibi ricchi di principi attivi che incentivino la mobilitazione dei lipidi dai depositi adiposi e ne aumentino la combustione.

In prima linea, troviamo alcuni aminoacidi (che sono i costituenti delle proteine) come la taurina che si trova in alimenti come uova, carni, pesce e latte. I vegetali, tranne il fico d’india, ne sono quasi completamente privi.

La carnitina, un altro aminoacido che il corpo utilizza per convertire i grassi in energia, si trova nella carne di pecora, di manzo, di maiale, di coniglio e nei seguenti alimenti: uova, mele, pomodori, pere e cereali.

Un altro “solvente” dei grassi è la colina (ammina nonché coenzima) che aiuta le cellule a bruciare i lipidi.  Si trova nel tuorlo d’uovo, nella soia, nel germe di grano e nel fegato di vitello. Analoga è la funzione dell’inositolo (vitamina del gruppo B) che contribuisce a “spostare” i grassi dal fegato alle cellule. L’inositolo si trova nei cereali, nelle noci e nella frutta, specialmente meloni e arance.

A tutto ciò è importante associare la metionina, un aminoacido essenziale necessario al funzionamento di molti enzimi. Quest’elemento si trova in generale nel pesce, nella carne, nei cereali, nella frutta e nella verdura. I legumi, invece, ne contengono un quantitativo esiguo.

È necessario, ovviamente, praticare contemporaneamente attività fisica per ottenere un risultato migliore e più duraturo.

Dobbiamo ritornare un po’ alla volta ad una corretta alimentazione evitando, tra l’altro, un inutile stress. Nel frattempo rilassiamoci e godiamoci le feste; al resto ci penseremo l’anno prossimo. Auguri a Tutti.

Lascia un commento