Mangiare sano, qualunque sia lo stile alimentare che ci piace, allunga la vita. Lo rivela uno studio condotto da Frank Hu, della the Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston. Lo studio ha coinvolto un campione enorme, il cui stato di salute è stato monitorato per ben 36 anni. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine.
I partecipanti con un livello elevato di adesione ad almeno uno di quattro modelli alimentari sani considerati, ad esempio la dieta mediterranea, avevano meno probabilità di morire durante il periodo di studio per qualsiasi causa, in particolare per malattie cardiovascolari, cancro o malattie respiratorie, rispetto alle persone che non mangiavano sano. I ricercatori hanno utilizzato i dati sanitari raccolti in 36 anni per 75.230 donne e 44.085 uomini. Tutti i partecipanti erano sani all’inizio dello studio e hanno compilato questionari sulla dieta ogni quattro anni.
Le loro informazioni sono state valutate in base a quattro modelli alimentari (Healthy Eating Index 2015, Alternate Mediterranean Diet, Healthful Plant-based Diet Index e Alternate Healthy Eating Index). Tutti condividono componenti alimentari chiave, tra cui consumo di cereali integrali, frutta, verdura, noci e legumi, seppur con alcune differenze tra ciascun modello alimentare. Gli indici assegnano un punteggio (da uno a 10) al livello di fedeltà verso ciascuno degli stili alimentari raccomandati (ad esempio mediterraneo o vegetariano).
Un punteggio più alto ad almeno uno degli indici è stato associato a un minor rischio di morte prematura per tutte le cause e per malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie. Punteggi più alti al modello di dieta mediterranea era associato a un minor rischio di morte per malattie neurodegenerative. Le attuali linee guida dietetiche Usa raccomandano molteplici modelli alimentari sani che possono essere adattati alle tradizioni e alle preferenze alimentari individuali.
Una versione aggiornata delle linee guida viene pubblicata ogni cinque anni dai Dipartimenti della Salute e dei Servizi Umani (HHS) e dell’Agricoltura (USDA) degli Stati Uniti. “I nostri risultati saranno preziosi per il Comitato consultivo per le linee guida dietetiche 2025-2030, che si sta formando per valutare le prove attuali relative ai diversi modelli alimentari e agli esiti sulla salute”, ha concluso Hu.