Che possa dare dei problemi alla salute il consumo di carne rossa e di proteine animali in generale a scapito di quelle vegetali non è di certo una novità. Tuttavia è da segnalare questa ricerca che arriva dalla Finlandia, appena pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition e che rafforza ulteriormente le evidenze scientifiche su questo argomento.
Il lavoro in questione si basa sui risultati ottenti da un importante studio di popolazione finlandese KIHD (Kuopio Ischemic Heart Disease Risk Factor Study) che ha analizzato le abitudini alimentari di circa 2600 finlandesi maschi (le donne sono state valutate per periodi inferiori) di età compresa tra i 42 e i 60 anni all’inizio dello studio. I ricercatori hanno studiato la mortalità dei partecipanti in un arco di tempo di 20 anni analizzando i registri forniti dall’ente di statistica finlandese (Statistics Finland). Più precisamente, l’analisi degli studiosi si è concentrata sugli stili di vita e sulle abitudini alimentari dei partecipanti, con particolare attenzione sulle fonti proteiche abitualmente preferite, se animali o vegetali.
Qualche numero per dare un’idea
Gli uomini le cui fonti primarie di proteine sono risultate di origine animale avevano un rischio di mortalità più alto rispetto a quelli che mantenevano un rapporto più equilibrato di proteine animali e vegetali nella dieta. In particolare, l’assunzione elevata di carne era associata a effetti negativi: gli uomini che ne mangiavano almeno 200 g al giorno avevano un rischio di mortalità del 23% maggiore rispetto agli uomini il cui consumo di carne era inferiore ai 100 g. Va detto che gli uomini esaminati preferivano per lo più la carne rossa.
Lo studio ha anche rilevato che un elevato apporto complessivo di proteine alimentari era associato a un maggior rischio di mortalità negli uomini a cui erano stati diagnosticati diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari o tumore; ma la stessa associazione non è stata trovata negli uomini senza queste malattie. Perciò gli autori della ricerca evidenziano la necessità di indagare gli effetti sulla salute dell’assunzione di proteine nelle persone con patologie croniche.
Può essere interessante sapere che attualmente la maggior parte delle raccomandazioni nutrizionali limita l’assunzione di carni rosse e lavorate. Per restare in Finlandia, ad esempio, l’assunzione massima raccomandata è di 500 g alla settimana. E in Italia? Per ora tutto tace o quasi…