Non ho dubbi su questo: portare in tavola le patate viola stupisce sempre i commensali. Tanto in insalata, quanto in purea o in altre preparazioni. Ogni volta è un successo, alimentato soprattutto dal colore che si offre agli occhi. Ma la scelta di questo tipo “originale” di tuberi non va fatta solo per l’aspetto, ma anche per le loro caratteristiche nutrizionali. Queste patate che ricordano molto le patate andine, “le nonne ” di tutte le patate, sono, infatti un toccasana per la nostra salute. E proprio per questo motivo stanno conoscendo un vero e proprio boom in tutto il mondo.
Amiche della circolazione sanguigna
Secondo uno studio della American Chemical Society il consumo di patate viola aiuterebbe a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, contrastando l’ipertensione. Questo grazie a una sostanza fitochimica da esse contenuta , detta acido clorogenico, che abbassa la pressione sanguigna del 3-4% .q
Lo studio
Per lo studio americano sono stati monitorati 18 pazienti in sovrappeso (o addirittura obesi), affetti da ipertensione. Per 4 settimane hanno consumato due volte al giorno circa 3-4 patate viola tipo Vitelotte, ognuna grande più o meno come una pallina da golf, senza pelarle. Cotte a vapore o al microonde. Alla fine delle quattro settimane mediamente per tutti i soggetti il valore della pressione diastolica era sceso del 4,3 % e quello della pressione sistolica del 3,5 %. E nessuno aveva messo su peso.
Amiche anche del cuore
Secondo la London School of Medicine, il consumo di patate viola (o tendenti al blu come nel caso delle varietà Blue Star e Violet Queen) può ridurre anche il rischio di infarto del 34% e quello di patologie cardiache del 21%.
Alimenti viola: un trend in crescita
Non sono solo le patate viola a vivere un momento d’oro per le loro proprietà salutistiche. Tutti gli alimenti caratterizzati da questo colore vibrante che indica la presenza delle utilissime antocianine sono sempre più “gettonati”. Dai mirilli alle more, fino alle melanzane e agli asparagi viola.