Non basta bruciare tante calorie. Se ci nutriamo con molti cibi ultra-processati – il cosiddetto junk food – i nostri muscoli ne risentono e sono più facili i disturbi articolari. Oggi la ricerca conferma che chi fa sport e vuole mantenersi efficiente nel tempo ha una ragione in più per nutrirsi in modo corretto
Chi non ha un amico o un’amica che siccome è sportivo (e magro) a tavola fa parecchi strappi alla regola, “tanto non ingrasso e brucio tutto”? Stimolando così una certa invida nei commensali, che per consolarsi ordineranno un calorico dessert. Scherzi a parte, gli studiosi hanno verificato che quello che mettiamo nel piatto conta eccome per la salute dei muscoli. E di conseguenza per la salute in generale. La massa muscolare non serve solo per avere un aspetto tonico e per migliorare le prestazioni sportive, ma è essenziale per molti aspetti, come stimolare il metabolismo, proteggere le ossa e sostenere le articolazioni.
In particolare, due studi recenti hanno trovato una relazione fra salute dei muscoli e una categoria di alimenti sempre più sotto i riflettori, i cosiddetti cibi ultra processati (ultra-processed foods o UPF). Si tratta di prodotti di origine industriale in cui gli alimenti subiscono complesse lavorazioni, venendo arricchiti di additivi (aromi, conservanti, coloranti ecc) ma anche di grassi, sale o zuccheri, in modo da renderli molto appetibili (sono cibi che certo non allungano la vita).
Grasso e muscoli non vanno d’accordo
Una ricerca presentata all’ultimo congresso della Radiological Society of North America (RSNA) ha fatto luce sul rapporto tra dieta, salute dei muscoli e delle ginocchia. Gli studiosi hanno analizzato i dati di circa 670 persone coinvolte nell’Osteoarthritis Initiative, uno studio USA che aveva come obiettivi sia la prevenzione che il trattamento dell’artrosi del ginocchio, un disturbo molto frequente nella popolazione. Grazie alla risonanza magnetica, i ricercatori hanno osservato che chi consumava maggiori quantità di cibi ultra-processati presentava una maggiore quantità di grasso all’interno dei muscoli delle cosce. L’eccesso di grasso intramuscolare aveva l’effetto di ridurre l’efficienza dei muscoli che, sostenendo meno le articolazioni, aumentavano il rischio di sviluppare artrosi. Il fenomeno, definito come degenerazione grassa del muscolo, è stato riscontrato indipendentemente dall’apporto calorico complessivo o dal livello di attività fisica. Suggerendo che non basta solo muoversi di più per proteggere la salute muscolare: anche la qualità della dieta gioca un ruolo cruciale.
Se il junk food sale, il muscolo cala
A confermare il legame tra dieta e muscolatura arriva un’altra ricerca, pubblicata nel 2024 su Frontiers in Nutrition da un gruppo di studiosi dell’università cinese di Ningbo e basata sui dati USA di oltre 10mila adulti tra i 20 e i 59 anni, raccolti nell’ambito del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) tra il 2011 e il 2018. Lo studio ha rilevato che chi assumeva la maggiore percentuale di calorie dai cibi ultra-processati presentava un rischio più alto del 60 per cento di andare incontro a una riduzione della massa muscolare. Da segnalare che anche in questa ricerca il dato rimaneva significativo dopo aver considerato fattori come peso corporeo e livelli di attività fisica. In soldoni, una dieta malsana anche in età giovane e adulta può iniziare a compromettere la salute muscolare.
Questi studi dimostrano che la dieta è un elemento chiave per la salute muscolare, non solo per chi pratica sport, ma per chiunque desideri mantenere il proprio corpo efficiente nel tempo. Ridurre il consumo di cibi ultra-processati e scegliere alimenti freschi e nutrienti può fare la differenza nel preservare muscoli forti ed efficienti. Insomma, non basta muoversi di più: bisogna anche nutrire il corpo nel modo giusto.