Brutte notizie per i pigri. Sembra proprio che per sbarazzarsi dalla pancetta sia necessario fare un po’ di fatica e che le pillole “sciogligrasso” non risultino tanto efficaci. A dircelo, oltre al buon senso, è un lavoro recentemente pubblicato sul giornale Mayo Clinic Proceedings.
Come sappiamo, il grasso viscerale è quello che si depone a livello dell’addome, che oltre ad essere antiestetico viene collegato con i disturbi legati all’eccesso di peso, come la glicemia alta, ad esempio. Spesso per contrastarlo vengono proposti farmaci e integratori di ogni tipo oppure interventi chirurgici (chirurgia bariatrica). O, più semplicemente, della sana attività fisica.
Tre approcci diversi messi a confronto
Ma quali approcci tra questi è risultato il più efficace per avere la pancia piatta da tutti desiderata? A rispondere a questa domanda sono stati i ricercatori di un’università texana, autori dell’articolo in questione.
Per capirlo, i ricercatori hanno esaminato migliaia di lavori arrivando poi a concentrarsi su 17 studi clinici che, dopo aver diviso i circa 3600 partecipanti adulti tra chi seguiva una terapia, la chirurgia o lo sport, avevano monitorato per 6 mesi i cambiamenti del grasso viscerale tramite due esami attendibili, ossia la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica. Dai risultati è emerso che le riduzioni più significative del grasso viscerale – non necessariamente di peso – erano dovute all’esercizio.
In altre parole, a parità di riduzione di grasso viscerale, con l’esercizio fisico si devono perdere meno chili di peso rispetto al trattamento farmacologico. Ciò perché grazie allo sport si bruciano più grassi che muscoli: la circonferenza vita si riduce salvando di più la muscolatura (massa magra). Insomma, la ricetta vincente per stare in forma resta sempre la stessa: dieta sana da una parte e movimento dall’altra!