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Quanto il cibo influisce sul buonumore?

Le ore di luce, in questo periodo, stanno diminuendo drasticamente e questo può avere un impatto negativo sul buonumore. Dunque, oltre a praticare costantemente attività fisica, è importante far caso a ciò che mangiamo.

Come il cibo influisce sul buonumore?

I meccanismi sono molti, ma i principali sono:

  • La produzione di molecole che ci rendono felici, prima tra tutte, la famosa serotonina. La produzione di serotonina è in competizione con quella del cortisolo, molecola che viene prodotta in caso di stress da infiammazione cronica. Quest’ultima è causata in gran parte da errate abitudini alimentari, dunque mangiare in modo sano aumenta, in modo indiretto, la produzione di serotonina e, conseguentemente, la felicità.
  • Una dieta che protegge il microbiota ci rende felici.
    Molti studi provano che il microbiota delle persone depresse è diverso da quello dei più felici, tanto che si pensa che questa differenza possa essere una delle cause del malumore. Il tipo e la varietà di microorganismi che abitano il nostro apparato digerente sono determinati da ciò che mangiamo più frequentemente. Ecco perché è meglio scegliere cibi che selezionino i microorganismi che aumentino il buonumore! Un microbioma sano, oltretutto, produce delle molecole importantissime che abbassano l’infiammazione: gli acidi grassi a catena corta. Questi possono entrare anche nel cervello, avendo libero accesso alla barriera ematoencefalica, e da qui possono mettere in atto la loro azione protettrice e antinfiammatoria. Dunque un microbiota composto da microorganismi sani e vari abbassa l’infiammazione, e conseguentemente aumenta la produzione della molecola della felicità, la serotonina. Inoltre dobbiamo ricordare che la gran parte di serotonina (oltre il 90%) è prodotta in prossimità dell’intestino. Quando questo è in equilibrio con il microbiota, la produzione non subisce intoppi!
  • Salute è mezza felicità. E’ molto più facile essere di buon umore se non si hanno problemi fisici o dolori piuttosto che se questi sono presenti! Il cibo che scegliamo di mangiare è uno dei fattori determinanti per la nostra salute ed è, oltretutto, quello su cui ci è possibile agire in maniera più massiccia e veloce. Si dà il caso, oltretutto, che il cibo che protegge la nostra salute rallenti anche l’invecchiamento. Meglio sceglierlo, dunque, perché la felicità è più semplice da raggiungere senza gli acciacchi di un corpo sottoposto ad usura!
  • Che stress dover competere tutto il giorno con il braccio di ferro contro picchi glicemici! Se mangiamo cibi che non fanno salire la glicemia sulle montagne russe, avremo molti vantaggi. La salute sarà protetta, non avremo voglia di mangiare in continuazione, non dovremo resistere alle voglie matte e sarà più semplice essere normopeso. Ricordiamoci che la felicità è portata anche dalla stabilità, dunque evitiamo i cibi che destabilizzano!
  • Quali sono, allora, questi cibi della felicità? Possiamo considerarli come i colori che dipingono i meravigliosi cibi vegetali freschi e di stagione. Questi aumentano il numero e la varietà dei microorganismi intestinali amici e ci proteggono dalle malattie e dall’invecchiamento. Oltretutto le fibre presenti e la bassa densità calorica prevengono i picchi glicemici.

Come preparare questi cibi del buonumore per avere il massimo effetto sulla salute dell’organismo, microbiota compreso?

La cosa migliore è quella di mangiare, ad ogni pasto, un’abbondante porzione di frutta e verdura cruda di diversi colori. Va benissimo, ad esempio, un’insalata di valeriana, melograna, carote. Possiamo aggiungere, visto il periodo, degli spaghetti di zucca cruda marinata, oppure cotta al vapore. Oppure, per avere sapori più intensi e fibre più morbide, possiamo mangiare vegetali fermentati. La verdura non va mangiata solamente cotta perché le alte temperature, oltre ad abbassare i quantitativi di elementi protettivi e ad innalzare quelli dannosi, come AGE e acrilamide, cambiano la natura delle fibre, rendendole più digeribili. Questo vuol dire che, ai microorganismi amici, quelli che vivono nell’ultimo tratto dell’intestino, arriverà meno nutrimento, cioè meno fibre per noi indigeribili. Loro si riprodurranno meno e alcune varietà spariranno.

Evitate i cibi troppo carichi di zucchero, sale e grasso. In particolare i cibi spazzatura. Questi danneggiano la nostra stabilità emotiva, perché provocano dipendenza, tendono a farci ingrassare e ammalare di più e selezionano i microorganismi intestinali infiammatori, facendo fuori quelli che ci proteggono.

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