Che cosa c’è dietro la scadenza dello yogurt
Il latte scaduto va a male, e anche le uova, dopo un po’, non sono più sicure. Invece per lo yogurt il criterio legato alla durata non è di tipo igienico, ma è relativo alla vitalità dei fermenti: fino alla scadenza ci devono essere almeno 10 milioni di fermenti vivi per millilitro. E dopo? Un po’ meno, ma questo non significa che non sia più buono da mangiare!
Tranquilli, si può
Negli anni passati sono state fatti test sulla conservabilità ed è stato verificato che gli yogurt possono essere consumati ancora per qualche settimana dopo la scadenza. Aumenta un po’ l’acidità e questo è una garanzia dal punto di vista igienico (diversamente rispetto agli altri latticini, dove l’acidità è in genere sintomo di deterioramento). I fermenti vivi diminuiscono di numero nel tempo ma dopo qualche settimana ce n’è ancora un gran numero, lo yogurt resta per un po’ un cibo vivo.
E la muffa prima della scadenza?
A me è capitato: aprire uno yogurt alla frutta (quando ancora li mangiavo… adesso solo yogurt bianco e frutta fresca!) e scoprire un colorato cappello di muffa sulle superficie. E mancava una settimana alla scadenza. Possibile? Raro ma possibile. Vuol dire che c’era una spora di muffa che al momento del confezionamento era rimasta intrappolata nel vasetto e, magari complice qualche sbalzo di temperatura durante la conservazione, si è sviluppata. E lì è facile decidere di buttare via (o magari riportare il vasetto al negozio per farselo sostituire).
Vale solo per lo yogurt
Quindi OK mangiare lo yogurt scaduto anche da una settimana, sempre che appaia normale quando si apre il vasetto. Attenzione però: questo non vale per gli altri latticini, o creme pronte, budini ecc., ma solo per lo yogurt “vero”, quello fatto di latte e fermenti lattici vivi.