fbpx
Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
Nella dieta pre-invernale non devono mancare gli alimenti giusti
Nella dieta pre-invernale non devono mancare gli alimenti giusti
Quali sono i cibi giusti per chi fa sport?
Quali sono i cibi giusti per chi fa sport?
30707016_10156301888199287_1493183837591568384_n
previous arrow
next arrow

Una tazza di cioccolato caldo per diventare più intelligenti

Breve premessa. Il cacao contiene gli antiossidanti flavonoidi, ma in particolare un loro sottotipo, i flavanoli, associati alla riduzione del rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari e alla riduzione della pressione sanguigna. Tuttavia sarebbe sbagliato considerarlo un farmaco: per avere degli stabili effetti sulla salute sono necessari concentrazioni più alte dei principi attivi, non compatibili con un consumo moderato di questo alimento. Tuttavia, anche piccole pozioni di cacao e cioccolato, specie fondente, hanno comunque un effetto stimolate sul cervello e sulla circolazione. Studi precedenti avevano dimostrato che mangiare cibi ricchi di flavanoli potesse migliorare la funzione vascolare, ma la ricerca in questione è stata la prima a trovare un effetto positivo sulla funzione vascolare cerebrale. E se il sangue circola meglio, anche l’ossigeno che trasporta viene distribuito meglio!

La sperimentazione, spiegata facile

I ricercatori hanno reclutato 18 adulti non fumatori e in buona salute, ossia senza malattie cerebrali, cardiache, vascolari o respiratorie. Tutti i soggetti sono stati “sfidati” dal team di studiosi mettendo a dura prova le loro capacità cognitive con test complessi, che richiedevano loro di gestire richieste a volte contraddittorie o concorrenti.

Questi test sono stati fatti sia prima che dopo l’assunzione di bevande al cacao, ma in questo ultimo caso in due prove separate. In una i partecipanti bevevano una bevanda al cacao ricco di flavanoli; mentre nell’altra assunzione, la bevanda conteneva del cacao trasformato con livelli molto bassi di flavanoli. Va detto che né i partecipanti né i ricercatori sapevano quale tipo di cacao fosse stato consumato in ciascuna delle prove.

Circa due ore dopo aver consumato il cacao, i partecipanti hanno respirato aria con il 5% di anidride carbonica: circa 100 volte la normale concentrazione nell’aria. Questo è un metodo standard per capire l’efficienza della vascolarizzazione cerebrale perché il corpo reagisce aumentando il flusso sanguigno al cervello, portandogli più ossigeno ed eliminando così l’anidride carbonica. E infine, grazie a un esame spettroscopico è stata misurata nei partecipanti l’ossigenazione nella corteccia frontale del cervello, che svolge un ruolo chiave nella pianificazione, nella regolazione del comportamento e nel processo decisionale.

 

And the winner is

Come si sarà già capito, la spettroscopia ha mostrato che la maggior parte dei partecipanti ha avuto una risposta di ossigenazione cerebrale più forte e più rapida dopo l’assunzione con la bevanda ricca di flavanoli, rispetto all’altra. Più precisamente: i livelli di ossigenazione erano più di tre volte superiori nel cacao ad alto contenuto di flavanolo rispetto al cacao a basso contenuto di flavanolo o a nessuna assunzione, e la risposta di ossigenazione era di circa un minuto più veloce.

Insomma, l’ossigenazione era migliorata, ma le performance mentali? Dopo aver ingerito il cacao, i partecipanti hanno anche ottenuto risultati migliori nei test cognitivi più impegnativi, risolvendo correttamente i problemi l’11% più velocemente di quanto facessero prima dell’assunzione della bevanda o nel caso di quella con pochi flavonoli. In altre parole, i miglioramenti nell’attività vascolare dopo l’esposizione ai flavanoli, corrispondevano al miglioramento della funzione cognitiva.

Tuttavia, non c’era alcuna differenza misurabile nelle prestazioni delle attività mentali più semplici e ciò potrebbe significare che i flavanoli risultano particolarmente utili durante i compiti cognitivi più impegnativi. Va anche detto che quattro partecipanti, sui 18 totali, non hanno mostrato differenze significative nella risposta di ossigenazione del cervello dopo aver consumato flavanoli, e neanche le loro prestazioni nei test sono migliorate. Secondo gli autori questo fatto potrebbe essere spiegato poiché questi quattro soggetti mostravano delle risposte di ossigenazione più elevate già prima dell’assunzione del cacao. E ciò potrebbe indicare che coloro che sono già abbastanza in forma hanno meno spazio per i miglioramenti.

E se volete capire in che gruppo siete, non resta che farsi una bella cioccolata ricca di cacao e scoprire l’effetto che fa.

Lascia un commento